Concetti Chiave
- Antonio emerse come il vero vincitore della battaglia di Filippi del 42 a.C., influenzando la divisione dei compiti tra i triumviri a suo favore.
- Lepido scambiò le sue province: la Gallia Narborense fu assegnata ad Antonio e la Spagna ad Ottaviano, mentre Lepido ricevette l'Africa.
- Antonio rimase nell'Oriente greco per raccogliere fondi destinati a pagare i soldati cesariani, stabilendosi prima ad Efeso e poi a Tarso.
- Ottaviano fu incaricato di trovare terre in Italia per i veterani, affrontando il rischio del malcontento dei proprietari terrieri espropriati.
- Antonio incontrò Cleopatra a Tarso nell'autunno del 41 a.C., rimanendo affascinato da lei e trascorrendo l'inverno successivo ad Alessandria.
La ripartizione dei compiti tra i triumviri
Antonio fu il vero vincitore della battaglia di Filippi al termine del 42 a.C. e per questo riuscì a imporre una ripartizione dei compiti fa i triumviri, che ovviamente fosse favorevole soprattutto a lui. Innanzitutto Lepido dovette scambiare le sue province con quelle de i colleghi: la Gallia Narborense fu aggiunta alle province già destinate ad Antonio, mentre la Spagna andò ad Ottaviano. Quest’ultimo infine cedette a Lepido l’Africa.
Antonio e l'incontro con Cleopatra
Antonio ottenne di restare nell’Oriente greco al fine di raccogliere il denaro necessario per pagare ai soldati cesariani rimasti in servizio tutti i compensi pattuiti, mentre Ottaviano ebbe l’incarico di trovare in Italia le terre da distribuire ai 180.000 veterani. Ciò lo avrebbe esposto ai rischi dell’inevitabile malcontento dei proprietari che avrebbero subito le confische dei campi, fra i quali ci sarà anche la famiglia del poeta Virgilio, che abitava com’è risaputo nel mantovano. Antonio rimase un anno in Asia, stanziato prima ad Efeso e poi a Tarso, dove nell’autunno del 41 a.C. incontrò Cleopatra, la fatale regina d’Egitto che risaliva sulla sua imbarcazione regale il fiume Cnifo e lo invitò a pranzo sul lussuosissimo battello. Caduto nelle maglie della seduzione di Cleopatra, proprio come era successo a Cesare, la seguì ad Alessandria, dove trascorse l’inverno.