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Concetti Chiave

  • Aspasia, originaria di Mileto, era la compagna di Pericle, ma non potevano sposarsi a causa di un decreto contro i matrimoni con straniere.
  • Pericle era profondamente innamorato di Aspasia, mostrando affetto pubblico raramente visto tra i suoi concittadini.
  • Aspasia era una donna colta e teneva rapporti intellettuali con importanti pensatori dell'epoca, incluso Socrate.
  • Si vociferava che Aspasia avesse influenzato il metodo di discussione di Socrate, noto come il metodo socratico.
  • Aspasia aveva idee avanzate sul matrimonio, vedendolo come un'unione paritaria che rispettava le esigenze di entrambi i partner.

Indice

  1. Aspasia e Pericle
  2. Amore e pettegolezzi ad Atene
  3. Aspasia e la sua influenza intellettuale

Aspasia e Pericle

Aspasia, figlia di Axioco, era la concubina di Pericle che, anche se profondamente innamorato di lei, non l’aveva sposata: Aspasia, infatti, era nata a Mileto, in Asia Minore, e il matrimonio con le donne straniere era vietato da un decreto dello stesso Pericle.

Dopo aver divorziato dalla moglie, dunque, Pericle visse more uxorio con Aspasia fino al momento della morte.

Del loro rapporto, ad Atene si favoleggiava per molte ragioni.

Amore e pettegolezzi ad Atene

Pericle, per cominciare, dimostrava per Aspasia un amore che nessuno dei suoi concittadini dimostrava alla propria moglie o donna: come raccontavano esterrefatti gli Ateniesi, arrivava a baciarla ogni giorno, sia uscendo di casa sia rientrando dall’agorà.

Aspasia e la sua influenza intellettuale

Ma ad alimentare pettegolezzi e leggende era anche la diversità di Aspasia: a differenza delle donne ateniesi, che non ricevevano alcuna educazione, Aspasia era coltissima e intratteneva intensi rapporti intellettuali con i maggiori pensatori dell’epoca, compreso Socrate.

Alcuni dicevano addirittura che questi avesse appresso da lei il metodo di discussione detto “socratico”.

Aspasia, insomma, non solo padroneggiava l’arte del discorso, ma aveva anche un’idea del rapporto fra i sessi molto diversa da quella degli Ateniesi: il matrimonio, sosteneva, era l’incontro di due persone, ciascuna delle quali, in posizione paritaria, doveva adattarsi alle esigenze dell’altra.

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