Concetti Chiave
- L'Antico Regno egizio segnò l'unificazione dell'alto e basso Egitto, con stabilità e benessere, e l'affermazione del potere assoluto del faraone.
- Durante l'Antico Regno, la capitale fu trasferita a Menfi dal faraone Zoser, che costruì la sua famosa tomba a Saqqara.
- Le grandi piramidi di Cheope, Chefren e Micerino furono erette durante la quarta dinastia, diventando simboli iconici dell'Egitto.
- Il periodo di crisi dell'Antico Regno (2400-2100 a.C.) fu segnato dall'indebolimento del potere centrale e dalla crescente autorità provinciale.
- Le ribellioni dei contadini contro i governatori provinciali furono un tratto distintivo della crisi, con dure repressioni militari.
L'unificazione dell'Egitto
L'Antico Regno fu caratterizzato dall'unificazione dell'alto e del basso Egitto, dalla tranquillità e prosperità. Fu il periodo di organizzazione dello Stato egizio e di affermazione del potere assoluto del faraone. Non ci furono vere proprie conquiste territoriali, se si accentuano la sottomissione di tribù della Numidia e il controllo della Libia e della penisola del Sinai.
La capitale, fissata fino alla terza dinastia a tennis, nel sud del paese, fu spostata, intorno al 2750 a.C., a Menfi, nell'area del delta del Nilo, per opera del faraone Zoser la cui tomba monumentale, eretta a Saqqara, vicino a Menfi, può essere considerata l'anticipazione delle grandi piramidi. Infatti proprio alcuni faraoni della quarta dinastia, Cheope,Chefren e Micerino, proposero di unificazione delle grandi piramidi che ancora oggi con otto no il paesaggio è deserto egizio, nei pressi del Cairo, e sono da millenni simbolo stesso del paese del Nilo.
La crisi
La crisi dell'Antico Regno
Dopo lo splendore che aveva caratterizzato nella sua fase centrale (2800-2500 a.C. circa), l'Antico Regno si chiude con un lungo periodo di crisi (dal 2400 al 2100 a.C. circa), causato dall'indebolimento del potere centrale vantaggio della burocrazia provinciale. Questo fenomeno ebbe come prima conseguenza la concessione ai governatori dei distretti provinciali dell'ereditarietà della loro carica. In seguito a ciò, si verificarono numerose ribellioni dei contadini, tiranneggiati dei funzionari statali, che consideravano.
I distretti come loro effettivi possedimenti: le rivolte furono represse duramente da truppe arruolate dei governatori stessi. Di questa fase critica, durata qualche secolo, sono giunte fino annoi solo scarne notizie, e ancora più scarne sono le nostre informazioni sui faraoni della VII e VIII dinastia che, tuttavia, continuarono a detenere il potere politico, sia pure molto indebolito.