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Concetti Chiave

  • La società egizia era organizzata in una rigida struttura a piramide, con il faraone al vertice come leader assoluto e autorità religiosa.
  • Il faraone era venerato come figlio e rappresentante divino sulla Terra, incaricato di mantenere l'ordine naturale e sociale.
  • Il potere del faraone era una teocrazia, con l'anima del sovrano, il Ka, che rimaneva sulla terra post mortem, giustificando la mummificazione.
  • Grandiosi monumenti come le piramidi e la sfinge celebravano e divinizzavano la figura del faraone, simbolo di forza e coraggio.
  • Gli obelischi rappresentavano i "raggi pietrificati" del Sole, collegando il faraone alla divinità solare, Ra o Horus.

Indice

  1. La struttura sociale egizia
  2. Il ruolo del faraone
  3. La teocrazia e la mummificazione

La struttura sociale egizia

La società egizia era strutturata in classi sociali, secondo un rigido schema a piramide. Al vertice dello Stato era il faraone, il cui potere, assoluto e limitato, era trasmessa dal padre al figlio primogenito. Egli amministrava la giustizia e, guidava gli eserciti in battaglia, decideva le grandi opere pubbliche e costituiva la massima autorità religiosa.

La sua figura era inoltre oggetto di venerazione, poiché era ritenuto figlio e rappresentante della divinità sulla Terra.

Il ruolo del faraone

Suo compito fondamentale era mantenere l'ordine naturale dell'universo (il movimento degli astri, l'alternarsi delle stagioni, le piene del Nilo), stabilito fin dalla creazione del mondo, e la gerarchia sociale. Come figlio prediletto del dio Ra (o Horus), dio del Sole, il faraone intercedeva infatti presso gli dèi per garantire prosperità al popolo, offrendo i sacrifici prescritti dai minuziosi rituali sacri.

La teocrazia e la mummificazione

Il potere del faraone può perciò essere considerato la prima teocrazia della storia. Lo spirito del sovrano, il Ka, continuava a restare sulla terra dopo la sua morte, a condizione che anche il corpo fosse conservato: questa convinzione spiega la pratica della mummificazione del cadavere del faraone e la particolare cura delle tecniche di imbalsamazione. La divinizzazione della figura del faraone è testimoniata anche dai grandiosi monumenti innalzati in suo onore, come le piramidi, le tombe che i sovrani dell'antico regno si fecero costruire mentre erano ancora in vita.

Allo stesso modo la sfinge, enorme leone dal volto umano, raffigurava la forza e il coraggio del grande re, mentre gli obelischi simboleggiavano i "raggi pietrificati" del Sole, la divinità a cui era avvicinata la figura del faraone.

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