Concetti Chiave
- I nomi dei sette re di Roma non sono confermati come veritieri, ma sono considerati storici perché non derivano dall'età repubblicana.
- La tradizione romana attribuiva alla città un re, sostenuta da cerimonie come l'inter-regnum e il Regifugium che ricordano il ruolo monarchico.
- Romolo è accreditato da Tito Livio come il fondatore del Senato, ma gli storici moderni suggeriscono che il processo fu inverso.
- I re di Roma furono probabilmente eletti dal popolo piuttosto che succedere per eredità, riflettendo una struttura politica emergente.
- La fondazione di Roma è legata all'unificazione dei villaggi sul Palatino, guidata da un leader scelto dai capi delle tribù.
L'origine dei re di Roma
Non sappiamo se i nomi dei sette re di Roma sono veritieri, mentre possiamo dire con certezza che in questo periodo non ci furono scontri sanguinosi; uno degli elementi attraverso cui la storiografia moderna riconosce una certa storicità a questi personaggi è il fatto che essi non posseggano nomina e, quindi, non risalgano all’età repubblicana.
La fondazione di Roma e il re
Possiamo con certezza attribuire a questa Roma, che sta crescendo e che possiamo dirsi fondata nel momento in cui i villaggi sul Palatino si riuniscono e si difendono dagli altri (ovviamente attraendo, poiché sono una potenza bellica), un re, così come la tradizione voleva. Esistono infatti cerimonie in età storica (cioè quando la Repubblica evolve e si costituisce) che ricordano questa figura, quali l’inter-regnum , il Rex Sacrificulus (o Sacrorum) ed il Regifugium . Dunque uno o più re si sono sicuramente avvicendati al governo di Roma, eletti dal popolo e non ereditari.
Romolo e la creazione del Senato
«Ormai soddisfatto di tali forze, [Romolo, che aveva fondato Roma] provvede a dotarli di un'assemblea. Elegge cento senatori, sia perché questo numero era sufficiente, sia perché erano soltanto cento quelli che potevano ambire a una carica del genere. In ogni caso, quest'onore gli valse il titolo di padri, mentre i loro discendenti furono chiamati patrizi» (Tito Livio, Storia di Roma). Secondo Livio fu Romolo a creare il Senato, laddove gli storici moderni ritengono che accadde proprio l’opposto; possiamo prefigurare la scelta del re come legata alla volontà dei capi delle tribù del Palatino: nel momento in cui decisero di unirsi edificando una palizzata, essi scelsero il più rappresentativo tra di loro e gli affidarono la guida del popolo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine dei re di Roma secondo la storiografia moderna?
- Come si è formata Roma e qual era il ruolo del re?
- Chi ha creato il Senato secondo Tito Livio e qual è l'opinione degli storici moderni?
La storiografia moderna riconosce una certa storicità ai re di Roma, nonostante i loro nomi possano non essere veritieri, poiché non risalgono all'età repubblicana e non ci furono scontri sanguinosi in quel periodo.
Roma si è formata quando i villaggi sul Palatino si sono uniti e difesi dagli altri, con un re eletto dal popolo, non ereditario, come richiesto dalla tradizione, e cerimonie storiche ricordano questa figura.
Secondo Tito Livio, fu Romolo a creare il Senato eleggendo cento senatori, mentre gli storici moderni ritengono che la scelta del re fosse legata alla volontà dei capi delle tribù del Palatino.