Concetti Chiave
- I sacerdoti egizi erano figure di grande rilievo sociale e detentori di conoscenze magiche, religiose e scientifiche, trasmesse attraverso l'insegnamento nei templi.
- Nonostante la subordinazione al faraone, i sacerdoti esercitavano una significativa influenza politica ed economica, grazie anche ai beni ricevuti dai templi.
- La società egizia dava maggior valore alle virtù civili rispetto a quelle belliche, con guerrieri spesso di origine libica o nubiana, mentre gli ufficiali erano egizi.
- La popolazione era principalmente composta da mercanti, artigiani e contadini, questi ultimi coinvolti in opere pubbliche e retribuiti in natura.
- Alla base della gerarchia sociale vi erano gli schiavi, spesso prigionieri di guerra, impiegati nelle opere pubbliche e nei latifondi, con un trattamento relativamente meno oppressivo.
Indice
Il ruolo dei sacerdoti
I sacerdoti ricoprivano la seconda posizione nella piramide sociale nel regno egizio ed essi erano i conoscitori delle pratiche magiche, dei riti religiosi e del sapere scientifico, che trasmettevano attraverso l'insegnamento nelle scuole che sorgevano nelle vicinanze dei templi. I sacerdoti inoltre, pur essendo sottomessi al faraone, esercitavano una forte influenza politica ed economica, anche perché ai templi affluivano (da parte di ricchi possidenti o quale privilegio concesso dal faraone) terre , bestiame, schiavi e prodotti agricoli. Di conseguenza come Mesopotamia anche in Egitto i templi divennero veri e propri centri di potere.
Influenza dei guerrieri e popolazione
Minore influenza avevano i guerrieri, infatti gli egizi si dedicarono più allo sviluppo delle virtù civili che a quello delle virtù belliche. I sacerdoti erano prevalentemente mercenari libici o nubiani, e solo gli ufficiali erano egizi. La maggioranza della popolazione era formata da mercanti e artigiani, operai e contadini: questi ultimi erano il gruppo più numeroso e producevano quanto necessario alla sopravvivenza del paese essendo al contempo obbligati al lavoro coatto per il faraone e per il tempio. Ciò significa che essi erano impegnati periodicamente nella realizzazione delle grandi opere pubbliche (argini e canali , manutenzione ordinaria e straordinaria per effetto delle piene del Nilo); in cambio ricevevano un compenso in natura (la moneta non era ancora in uso), secondo un sistema di corrispondenza tra ore di lavoro prestate (dall'alba al tramonto ) e corrispettivo in farina (di orzo di frumento) carne o birra.
Attività artigianali e schiavitù
Nelle città si era sviluppata una ricca attività artigianale specializzata nella costruzione e decorazione delle tombe, reali o private; si trovavano disegnatori , pittori, architetti, oltre ad artigiani specializzati nella manutenzione delle tombe regali stipendiati dallo Stato. Alla base della piramide sociale c'erano infine gli schiavi per lo più prigionieri di guerra anch'essi impiegati nelle grandi opere pubbliche e nei latifondi reali e dei templi il loro trattamento non era particolarmente oppressivo anche se è facile pensare che la loro sopravvivenza non costituisse una grave preoccupazione per il sovrano e i suoi dignitari.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei sacerdoti nella società egizia?
- Come venivano compensati i contadini per il loro lavoro?
- Qual era la condizione degli schiavi nella società egizia?
I sacerdoti occupavano la seconda posizione nella piramide sociale egizia, erano esperti in pratiche magiche, riti religiosi e sapere scientifico, e avevano una forte influenza politica ed economica.
I contadini ricevevano un compenso in natura, come farina, carne o birra, in base alle ore di lavoro prestate, poiché la moneta non era ancora in uso.
Gli schiavi, principalmente prigionieri di guerra, erano impiegati nelle grandi opere pubbliche e nei latifondi, e il loro trattamento non era particolarmente oppressivo, anche se la loro sopravvivenza non era una priorità per il sovrano.