Concetti Chiave
- Il diritto privato nell'antico Egitto riconosceva alle donne parità assoluta e permetteva la proprietà privata e la sua alienazione.
- Il matrimonio richiedeva solo il consenso delle parti, senza ratifica ufficiale, e la donna manteneva la gestione dei suoi beni.
- Il divorzio era comune, con specifiche condizioni per la divisione dei beni, e l'adozione era una soluzione alla mancanza di figli.
- Esistevano relazioni diplomatiche tra i Faraoni e sovrani asiatici, con comunicazioni in accadico e norme per i beni degli stranieri.
- Un trattato di pace tra Ramesse II e il sovrano ittita prevedeva assistenza reciproca in caso di aggressione esterna.
Indice
Parità di genere nell'antico Egitto
Il diritto privato si è sviluppato molto precocemente nell’antico Egitto e in esso alla donna era riconosciuta una condizione di assoluta parità, indipendentemente dalla sua condizione sociale. Nel diritto di successione, tutti i figli erano uguali, eccetto nei periodi di crisi in cui prevaleva il diritto di pro genitura, cioè il diritto di precedenza sugli altri del primo nato.
La proprietà privata esisteva fin dai tempi più antichi ed essa poteva essere alienata, come documentato da alcuni documenti e da testamenti.Matrimonio e divorzio nell'antico Egitto
Nel diritto privato dell’antico Egitto, è molto interessante la legislazione che riguarda la regolamentazione del matrimonio e del divorzio. Era lecito che l’uomo avesse una o più concubine, a volte con l’accordo della moglie, a condizione che essa non avesse figli. Il matrimonio fra consanguinei era molto frequente, anche se non si hanno documenti che dimostrano il matrimonio fra fratelli, eccetto il caso della dinastia reale dei Faraoni. Per sposarsi, era sufficiente il consenso fra le due parti senza che intervenisse la ratifica dell’autorità religiosa o civile. In certi periodi della storia, il consenso avveniva fra il padre della sposa e il futuro marito. Nel matrimonio la donna manteneva il possesso e la piena disponibilità dei suoi averi: poteva lasciare i propri beni in eredità ai figli o solo ad alcuni di essi. Il divorzio era frequente in caso di adulterio sia del marito che della moglie. La moglie ripudiata, senza alcuna colpa, aveva diritto ad 1/3 dei beni del marito, a patto che non abbandonasse il tetto coniugale o non commettesse un adulterio. Un marito poteva divorziare per diversi motivi: moglie cieca da un occhio, carriera o semplicemente perché si era innamorato di un’altra donna. Era normale che in una famiglia ci fossero molti figli; in caso di mancanza di figli naturali si ricorreva molto frequentemente all’adozione.
Relazioni internazionali e diritto
Alcuni documenti, testimoniano anche l’esistenza di un diritto internazionale; I Faraoni mantenevano rapporti diplomatici con i sovrani asiatici, soprattutto babilonesi, che si tenevano in lingua accadica, cioè nell’idioma parlato in Mesopotamia. Gli ambasciatori egiziani erano forniti di un salvacondotto. Esistevano anche norme di diritto internazionale che regolavano i beni degli stranieri nel caso in cui fossero deceduti in Egitto: tali beni passano per legge all’ Egitto, ad eccezione di quelli degli stranieri provenienti da Cipro. In questo caso i beni del defunto dovevano essere restituiti alla moglie e ai figli nel paese di origine. Disponiamo anche di un documento che riporta un trattato di Pace fra il faraone Ramesse II e il sovrano ittita con cui ognuna delle due parti si impegnava ad accorrere in soccorso dell’altra in caso di aggressione da parte di un paese terzo.
Domande da interrogazione
- Qual era la condizione della donna nel diritto privato dell'antico Egitto?
- Come funzionava il diritto di successione nell'antico Egitto?
- Quali erano le norme riguardanti il matrimonio e il divorzio?
- Quali erano le pratiche di diritto internazionale nell'antico Egitto?
Nel diritto privato dell'antico Egitto, la donna godeva di una condizione di assoluta parità, indipendentemente dalla sua condizione sociale.
Nel diritto di successione, tutti i figli erano considerati uguali, tranne nei periodi di crisi in cui prevaleva il diritto di pro genitura, dando precedenza al primogenito.
Il matrimonio richiedeva solo il consenso delle parti, e la donna manteneva il possesso dei suoi beni. Il divorzio era frequente in caso di adulterio, e la moglie ripudiata senza colpa aveva diritto a 1/3 dei beni del marito.
I Faraoni mantenevano rapporti diplomatici con sovrani asiatici, e c'erano norme per i beni degli stranieri deceduti in Egitto. Un trattato di pace esisteva tra Ramesse II e il sovrano ittita per mutua assistenza in caso di aggressione.