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Indice

  1. Rossella Migliaccio
  2. Felicità
  3. Plus size
  4. Ruoli sessuali

Rossella Migliaccio

Rossella Migliaccio, consulente d’immagine, racconta la sua esperienza con molte donne di età e situazioni diverse che faticano ad accettare il proprio corpo. Tutte hanno in comune un senso di insicurezza, perché si paragonano a modelli di bellezza esagerati che la società propone. La sofferenza nasce infatti dalla standardizzazione della bellezza, cioè dall’idea che esista un solo tipo di corpo giusto o attraente, a cui tutti dovrebbero aspirare. In realtà, la bellezza vera risiede nella varietà cioè ogni corpo è unico. Molte persone, però, confondono la bellezza con la felicità, pensando che se io fossi più bella o magra, sarei più bella. L’autrice cambia questa prospettiva e dice che si diventa belli quando si è felici, cioè quando non si vuole essere perfetti e ci si accetta per ciò che si è.

Felicità

La felicità nasce dall’accettare se stessi e dal riconoscere il proprio valore. Prendersi cura di sé, per Migliaccio, è un atto d’amore e non di vanità significa volersi bene e rispettare il proprio corpo, non cambiarlo per assomigliare a un ideale imposto. Tuttavia, per secoli le donne sono state educate a pensare che occuparsi di sé fosse egoista o superfluo, mentre dovevano dedicarsi agli altri. Solo di recente si sta riscoprendo che la cura di sé è un gesto di libertà e di affermazione personale, un modo per esprimere la propria identità e autonomia. Inoltre per troppo tempo la società, e soprattutto la pubblicità, ha presentato come “difetti” caratteristiche naturali come la cellulite o le smagliature, spingendo le persone a credere di doverle eliminare per essere accettabili. Oggi, però, grazie anche ai social network e alle nuove generazioni, qualcosa sta cambiando. Sempre più spesso si vedono messaggi positivi e inclusivi che celebrano corpi diversi e bellezze reali.

Plus size

Anche il mondo della moda sta iniziando a cambiare, infatti l’autrice nomina le modelle di taglia grande e la campagna di Gucci con Ellie Goldstein, la prima modella con sindrome di Down a comparire su Vogue nel 2020. Migliaccio riconosce che questo cambiamento è dovuto al marketing, ma è comunque un passo avanti importante poiché valorizza tutti. La speranza è che la società accetti l’esclusività. Non esistono corpi sbagliati, troppo magri, troppo formosi, troppo bassi o troppo alti ma esistono solo corpi diversi, ognuno con la propria bellezza e dignità. L’obiettivo è proprio quello di liberare le persone dal voler seguire corpi perfetti.

Ruoli sessuali

egli ultimi decenni si è iniziato a pensare sul significato di sesso. Tradizionalmente, le culture di tutto il mondo hanno sempre visto la differenza biologica tra uomini e donne, basandosi sul corpo e sulla capacità di avere figli. Ma a partire dagli anni ’70, gli studiosi hanno capito che non non bisogna guardare il corpo per dire chi siamo. Il sesso biologico è ciò con cui una persona nasce cioè le caratteristiche fisiche, genetiche e ormonali che definiscono se una persona è maschio o femmina.

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