Elisa P.
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • La famiglia è stata considerata meno influente nella socializzazione post-Seconda Guerra Mondiale, trasferendo molte competenze ad altre istituzioni.
  • Parsons e Bales sostengono che la famiglia mantiene un ruolo chiave nella socializzazione primaria e nell'equilibrio psicologico dei bambini.
  • Teorie successive, come quelle di Riesman e Adorno, hanno descritto la famiglia come un'entità in crisi e in declino.
  • La teoria della famiglia in crisi è stata smentita, dimostrando che la famiglia svolge ancora compiti cruciali di socializzazione.
  • Fino agli anni Ottanta, la visione comune ha influenzato la percezione della famiglia, più che la prospettiva delle scienze sociali.

LA FAMIGLIA - UN'ISTITUZIONE SOCIALE IN DECLINO?

Indice

  1. La famiglia dopo la guerra
  2. Crisi della famiglia
  3. Rivalutazione della famiglia

La famiglia dopo la guerra

Dopo la Seconda Guerra Mondiale tra le scienze sociali si è diffusa la convinzione che la famiglia fosse un’agenzia di socializzazione meno importante che in passato e destinata ad incidere sempre meno sulle nuove generazioni.
Nel 1955 Bales e Parsons pubblicano “Famiglia e socializzazione” in cui analizzano i vari aspetti della vita famigliare, inquadrandoli nell’orizzonte più ampio della vita sociale; essi sostengono che con la modernizzazione la società si è differenziata, le Istituzioni si sono moltiplicate e ciascuna si è specializzata in un preciso ambito. La famiglia ha dunque trasferito molte delle competenze che aveva in precedenza ad altre Istituzioni, rimanendo solamente un’agenzia specializzata nella socializzazione primaria e nel mantenere l’equilibrio psicologico dei nuovi nati.

A questo proposito Parsons e Bales si rifanno a Freud, sostenendo che da essere pulsionale il piccolo viene trasformato in civile e razionale, poiché in famiglia interiorizza i valori morali.

Crisi della famiglia

Negli anni successivi prende piede la teoria della crisi della famiglia, sostenuta da sociologi come Riesman e Adorno; la famiglia, non essendo più capace di educare e sostenere i suoi membri e di rapportarsi con la società è un’entità in estinzione.
Riesman, nella sua opera “La folla solitaria”, sostiene che sia avvenuto il passaggio da individui autodiretti, che hanno dentro di sé i principi e le indicazioni come vivere, a persona eterodiretta, ossia individui che non hanno guide interiori, ma si affidano ai giudizi altrui per orientare i propri pensieri; in questo modo i genitori evitano di assumersi responsabilità e lasciano che i figli si formino da soli.

Anche Adorno in questi anni ha una visione negativa della famiglia poiché la considera come spoglia di funzioni, debole e in decadenza.

Rivalutazione della famiglia

Oggi è stato dimostrato che la tesi della crisi della famiglia è errata: la famiglia non si riduce solamente a occuparsi della socializzazione primaria, ma socializza anche i grandi e supplisce i compiti di altre agenzie. Fino alla fine degli anni Ottanta questa teoria è stato considerata come valida, poiché gli studiosi interpretavano la socializzazione famigliare in un’ottica tipica del senso comune, piuttosto che tipica delle scienze sociali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Bales e Parsons sulla funzione della famiglia nella società moderna?
  2. Bales e Parsons sostengono che la famiglia, con la modernizzazione, ha trasferito molte delle sue competenze ad altre istituzioni, rimanendo principalmente un'agenzia di socializzazione primaria e di mantenimento dell'equilibrio psicologico dei nuovi nati.

  3. Come viene descritta la teoria della crisi della famiglia da sociologi come Riesman e Adorno?
  4. Riesman e Adorno vedono la famiglia come un'entità in declino, incapace di educare e sostenere i suoi membri, con individui che si affidano ai giudizi altrui piuttosto che a principi interiori.

  5. Qual è la posizione attuale sulla teoria della crisi della famiglia?
  6. Oggi è dimostrato che la teoria della crisi della famiglia è errata; la famiglia non si limita alla socializzazione primaria, ma continua a socializzare anche gli adulti e a supplire i compiti di altre agenzie.

Domande e risposte