Concetti Chiave
- Il terrorismo può essere classificato in tre categorie principali: contro un governo, attuato dal governo stesso, e da forze di occupazione straniera.
- Le forze di occupazione usano il terrorismo per distruggere la resistenza interna, come visto nell'occupazione giapponese della Cina e quella russa in Cecenia.
- I governi stessi possono usare il terrorismo contro il proprio popolo per mantenere il controllo, come dimostrato dai regimi di Duvalier ad Haiti e in America Latina.
- I gruppi terroristici, spesso al centro dell'attenzione mediatica, mirano a creare panico tra le popolazioni per vari motivi politici.
- Motivazioni dei gruppi terroristici includono lotte di liberazione, autonomie regionali, e cambiamenti radicali di regime politico.
Possiamo distinguere almeno tre tipi di terrorismo: quello portato avanti dai gruppi che agiscono contro un governo; quello portato avanti dal governo; quello organizzato dalle forze di occupazione straniera.
Molto spesso una potenza occupante, che ha invaso un altro Stato, fa ricorso al terrorismo per annientare ogni resistenza e costringere la popolazione a sottomettersi completamente. L'occupazione giapponese della Cina, prima e durante la seconda guerra mondiale, e l'attuale occupazione russa della Cecenia, sono casi di terrorismo di questo tipo. In queste situazioni la distruzione di villaggi e città, i massacri di civili e le violenze non servono ad assicurare una vittoria militare, ma ad isolare chi ancora cerca di resistere, distruggendo ogni volontà di opporsi all'occupazione.
Anche i governi possono fare ricorso al terrorismo nei confronti del loro stesso popolo per evitare rivolte. Regimi come quello dei Duvalier ad Haiti e diversi altri dell'America Latina utilizzavano sistematicamente il terrore come mezzo per affrontare il proprio potere.
Il terrorismo portato avanti dai gruppi è quello di cui oggi si parla di più, anche perché minaccia gli Stati europei e gli Stati Uniti. I gruppi che fanno ricorso al terrorismo vogliono creare il panico tra la popolazione di un Paese per diversi motivi.
Le motivazioni dei gruppi di terroristi
Il terrorismo è stato spesso usato all'interno di lotte di liberazione contro una potenza occupante: durante la guerra d'Algeria, vi erano gruppi che mettevano bombe nei luoghi frequentati francesi, perché anche i civili francesi, in quanto coloni, erano considerati nemici da colpire. Questi gruppi volevano spingere i coloni a lasciare l'Algeria.
In altri casi alcune minoranze ricorrono ad attentati non contro una potenza occupante, ma contro il governo del Paese in cui si trovano, perché vogliono l'autonomia o l'indipendenza: i baschi della Spagna considerano le loro azioni parte di una guerra di liberazione, perché ritengono di essere sottomessi e privati della libertà.
Molti gruppi fanno ricorso al terrorismo non per liberare il proprio Paese, ma per cambiare la forma di governo, ad esempio creando un regime di tipo fascista o di tipo comunista. Questo tipo di terrorismo è stato operativo anche in Italia ad opera di gruppi con idee opposte e l'episodio più grave è stato l'attentato presso la stazione di Bologna.
Domande da interrogazione
- Quali sono le diverse forme di terrorismo descritte nel testo?
- Come viene utilizzato il terrorismo dalle forze di occupazione straniera secondo il testo?
- Quali sono le motivazioni dei gruppi terroristici secondo il testo?
Il testo distingue tre tipi di terrorismo: quello dei gruppi contro un governo, quello portato avanti dal governo stesso, e quello organizzato dalle forze di occupazione straniera.
Le forze di occupazione straniera usano il terrorismo per annientare la resistenza e costringere la popolazione a sottomettersi, come nel caso dell'occupazione giapponese della Cina e dell'occupazione russa della Cecenia.
I gruppi terroristici possono agire per liberare il proprio Paese da una potenza occupante, per ottenere autonomia o indipendenza, o per cambiare la forma di governo, come nel caso di gruppi che vogliono instaurare regimi fascisti o comunisti.