Concetti Chiave
- Il Rinascimento è visto come la rinascita della cultura classica, conosciuta anche come Umanesimo, opponendosi alla lettura morale e religiosa medievale delle opere antiche.
- Gli umanisti rivalutarono la lingua e lo stile classico, rischiando però di trasformare il loro culto per il "bello stile" in pura erudizione e formalismo vuoto.
- Con il tempo, gli intellettuali cominciarono a scrivere in volgare, ma la loro lingua risultava complessa per chi non aveva una formazione culturale elevata.
- L'Umanesimo civile rappresentava una visione del mondo che enfatizzava la partecipazione alla vita pubblica e una cultura laica, influenzata dai valori repubblicani.
- Il periodo del Rinascimento storico è considerato concluso con eventi come il sacco di Roma del 1527 o l'Indice dei libri proibiti del 1559, segnando l'inizio della Controriforma.
Indice
L'Umanesimo e la rinascita culturale
Nell'idea di Rinascimento si distinguono tre accezioni differenti. Secondo una prima accezione, il termine Rinascimento indica la "rinascita" della cultura classica, di solito definita Umanesimo. Infatti,dapprima in Italia e poi in Europa, i cultori delle humanae litterae del XV e XVI secolo si opposero all'interpretazione antistorica che gli autori medievali davano degli scrittori antichi, finalizzata ad una lettura morale e religiosa.
Gli intellettuali medievali, incapaci di comprendere il significato autentico delle opere classiche, erano anche responsabili dell'imbarbarimento della lingua latina, ridotta a pura espressione grammaticale o stilistica. Cosi definito, l'Umanesimo è stato spesso considerato come una fase preparatoria del Rinascimento, in cui gli umanisti corsero il rischio di trasformare il culto per il "bello stile" degli autori antichi in erudizione fine a se stessa, esasperato formalismo e vuota retorica. Quando a partire dalla fine del XV secolo, gli uomini di lettere ricominciarono a scrivere in volgare, ormai la loro lingua era stata talmente influenzata dalla sintassi latina e dallo stile degli autori antichi, da risultare incomprensibile a un lettore privo di formazione culturale di alto livello. L'Umanesimo, tuttavia, non si esaurì nell'attività filologica ed erudita. Attraverso il recupero degli antichi si realizzava una nuova visione del mondo, il cosiddetto Umanesimo civile o rinascimento fiorentino, che trovò il suo ambiente nella Firenze del XIV secolo.L'Umanesimo civile e la politica
L'Umanesimo civile, corrispondente alla seconda accezione dell'idea di Rinascimento, ricavava dagli antichi l'importanza della partecipazione del cittadino alla vita pubblica, la preferenza della repubblica contro la tirannia dei re e dei principi, una cultura laica e borghese, spesso anticlericale ma non necessariamente antireligiosa. Quindi, oltre alla "rinascita" delle lettere e delle arti, il Rinascimento espresse una propria visione dell'uomo,una filosofia,una scienza della natura,una dottrina dello stato e della politica.
La fine del Rinascimento
Secondo alcuni studiosi, il Rinascimento come periodo storico - questa è la terza accezione- si concluse con il periodo del sacco di Roma del 1527. Secondo altri,invece, terminò nel 1559 con la pubblicazione,da parte di papa Paolo IV , dell'Indice dei libri proibiti che, emblematicamente, condannava proprio le opere del grande umanista olandese Erasmo da Rotterdam. In ogni caso l'esperienza rinascimentale può considerarsi conclusa con l'avvento della Controriforma.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato principale del termine "Rinascimento" secondo il testo?
- In che modo l'Umanesimo civile influenzò la politica durante il Rinascimento?
- Quando si considera concluso il periodo del Rinascimento secondo il testo?
Il termine "Rinascimento" indica principalmente la "rinascita" della cultura classica, conosciuta come Umanesimo, che si opponeva all'interpretazione antistorica degli autori medievali e mirava a recuperare il significato autentico delle opere classiche.
L'Umanesimo civile promuoveva la partecipazione del cittadino alla vita pubblica, preferendo la repubblica alla tirannia e sostenendo una cultura laica e borghese, influenzando così la visione politica del Rinascimento.
Il Rinascimento si considera concluso con il sacco di Roma del 1527 o con la pubblicazione dell'Indice dei libri proibiti nel 1559 da parte di papa Paolo IV, che segnò l'inizio della Controriforma.