Concetti Chiave
- Immanuel Kant, nel suo scritto del 1784, esalta l'importanza del libero uso della ragione nell'Illuminismo, promuovendo l'emancipazione dall'autorità e dalla tradizione.
- Il cosmopolitismo e la filantropia si basano sull'idea che tutti gli uomini sono fratelli, promuovendo uguaglianza e tolleranza tra gli esseri umani.
- Montesquieu, Voltaire e Rousseau furono figure chiave dell'Illuminismo, criticando la società e definendo il nuovo ruolo dell'intellettuale come filosofo.
- L'Enciclopedia, simbolo della diffusione delle idee illuministiche, affrontò resistenze ma fu pubblicata in 33 volumi grazie alla determinazione di Denis Diderot.
- In Italia, l'Illuminismo influenzò profondamente Milano, Napoli e il Granducato di Toscana, con la fondazione dell'Accademia dei Georgofili a Firenze.
Indice
Il pensiero di Immanuel Kant
La miglior sintesi del pensiero illuministico si deve al filosofo tedesco Immanuel Kant che nel 1784, pubblicò un breve scritto intitolato:"Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo??" nel quale sosteneva l'importanza del libero uso della ragione. Affermava che l'età dei lumi consentiva all'uomo di uscire dallo stato di minorità, senza piegarsi di fronte alla tradizione e all'autorità.
Cosmopolitismo e tolleranza
Se la ragione è comune a tutti gli uomini, tutti gli uomini sono fratelli, questo concetto è alla base del cosmopolitismo, ovvero della convinzione che ogni essere umano è uguale a tutti gli altri, un cittadino del mondo animato da sentimenti fraterni verso i suoi simili. Cosmopolitismo e filantropismo sono all'origine della tolleranza, che consiste nel rispetto per gli altri indipendentemente dalle loro opinioni e credenze. Invece il principio di uguaglianza portava ad avere una società più equa.
Il ruolo degli intellettuali
I veri protagonisti del rinnovamento dell'illuminismo furono gli intellettuali che criticarono tutte le manifestazioni di pensiero e della società. Si affermo un nuovo ruolo sociale dell'intellettuale: il filosofo.
I filosofi erano professionisti del pensiero, sempre in lotta con il pensiero ed i suoi privilegi. I tre grandi intellettuali che predominarono la scena europea del '700 furono: Montesquieu, Voltaire e Rosseau.
L'enciclopedia e Diderot
L'opera che contribuì a diffondere la nuova mentalità illuministica fu l'enciclopedia, che ebbe una storia molto travagliata. Dopo l'uscita del primo volume, in seguito alle polemiche suscitate, le autorità ritirarono il privilegio di stampa. L'unico che non si arrese al divieto fu Denis Diderot che pubblicò ugualmente 33 volumi.
Giurisdizionalismo e ateismo
L'illuminismo si scontrò con il potere ecclesiastico e nacque così il "giurisdizionalismo", che mirava a una riduzione delle aree a giurisdizione ecclesiastica e ad un'ampliamento di quelle sotto la giurisdizione statale.
L'ateismo mise in dubbio il concetto stesso di religione, considerando Dio come frutto dell'immaginazione o della paura o degli interessi umani. Ogni religione, secondo Paul Henri Thyri D'Holbach, è frutto del timore e dell'incapacità umana di spiegare i fenomeni della natura e di affrontare le difficoltà della vita.
Fisiocrazia e Adam Smith
François Quesnay fu il caposcuola della fisiocrazia, dottrina economica così chiamata per la sua fiducia nel potere della natura.
La tesi fisiocratica considerava come fonte di ogni ricchezza l'agricoltura.
Adam Smith sosteneva che solo il lavoro produceva ricchezza. La fabbrica moderna, secondo Smith, era il luogo il cui il capitale veniva investito per la produzione di valore di scambio. Egli considerava necessaria l'assoluta libertà di scambio e di mercato.
Influenza illuministica in Italia
I centri in cui fu maggiore l'influenza delle dottrine illuministiche furono: Milano, Napoli ed il Granducato di Toscana.
A Firenze fu fondata l'Accademia dei Georgofili, che promuoveva lo studio scientifico e moderno dell'agricoltura.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Immanuel Kant al pensiero illuministico?
- Come si collegano cosmopolitismo e tolleranza nel contesto illuministico?
- Qual è stato il ruolo degli intellettuali durante l'illuminismo?
- Qual è stata l'influenza dell'illuminismo in Italia?
Immanuel Kant ha sintetizzato il pensiero illuministico sostenendo l'importanza del libero uso della ragione, permettendo all'uomo di uscire dallo stato di minorità senza piegarsi alla tradizione e all'autorità.
Cosmopolitismo e tolleranza sono collegati attraverso l'idea che tutti gli uomini, essendo fratelli, devono rispettarsi reciprocamente indipendentemente dalle loro opinioni e credenze, promuovendo una società più equa.
Gli intellettuali furono i protagonisti del rinnovamento illuministico, criticando le manifestazioni di pensiero e della società, e assumendo un nuovo ruolo sociale come filosofi, con figure di spicco come Montesquieu, Voltaire e Rousseau.
L'illuminismo ha influenzato centri come Milano, Napoli e il Granducato di Toscana, con iniziative come l'Accademia dei Georgofili a Firenze, che promuoveva lo studio scientifico e moderno dell'agricoltura.