Concetti Chiave
- La Commedia dell'Arte, nata nel XVI secolo, si basa sull'improvvisazione e su personaggi fissi, come Arlecchino e Colombina.
- Gli attori professionisti erano essenziali perché dovevano specializzarsi in ruoli specifici e utilizzare maschere riconoscibili.
- Nel XVIII secolo, Carlo Goldoni rinnovò la commedia, cercando di darle una maggiore dignità letteraria e legame con la società.
- L'influenza della Commedia dell'Arte è visibile nel teatro minore, nel cinema, e nei personaggi iconici come Fantozzi e Totò.
- Dario Fo ha ripreso elementi della Commedia dell'Arte, come il grammelot, evidenziato nel suo spettacolo Mistero Buffo.
Indice
La rinascita della commedia in Italia
In Italia, la commedia rinasce nel XVI secolo seguendo la struttura di quella di Plauto. Tuttavia, già alla fine del XVI, si stava diffondendo un nuovo tipo di teatro comico: la Commedia dell’Arte, che non tardò a diffondersi in tutta l’Europa.
Caratteristiche della Commedia dell'Arte
Si tratta di un genere teatrale in cui gli attori non recitano su di un testo scritto, predisposto dall’autore; essa si basa su personaggi che hanno un carattere fisso che vengono così interpretati in funzione di una traccia schematica della vicenda, chiamata “canovaccio”. Le azioni mimiche, gli scherzi, le battute vengono così improvvisate. L’improvvisazione su cui si basava la Commedia dell’Arte richiedeva degli attori professionisti di grande livello e costringeva ogni attore a specializzarsi in un ruolo o personaggio la cui natura era fissa e poteva essere prevista facilmente dal pubblico. Nascono così le maschere, distinte per ruolo, carattere e, a volte, anche in funzione del vestito indossato. Lo spettatore le riconosceva subito e si divertiva a vedere realizzate le sue aspettative. Risalgono alla Commedia dell’Arte Arlecchino, il servo furbo, vestito con un abito multicolore, Colombina, la servetta, innamorata di Arlecchino molto svelta e astuta, il vecchio Pantalone, avaro, ed altri.
Declino e influenza della Commedia dell'Arte
Nella seconda metà del XVIII secolo, la commedia dell’Arte, dopo tanti secoli, era diventata ripetitiva, volgare e aveva perso, per questo, ogni interesse. Carlo Goldoni si propone di scrivere commedie dotate di una dignità letteraria e in grado di stabilire una relazione con la società e i costumi del tempo. L’influenza e lo spirito della Commedia dell’Arte non sono del tutto scomparsi. Oggi essi si sono mantenuti non nel teatro ufficiale, quanto piuttosto nel teatro minore, più popolare, nel genere della “rivista” composta da sketch, musica ecc.. La comicità della Commedia dell’Arte si ritrova soprattutto nel cinema in cui a volte i personaggi sono ridotti a delle vere e proprie maschere, Basti pensare al personaggio di Fantozzi, recitato da Paolo Villaggio e dai coprotagonisti dei suoi film. Una traccia importante la ritroviamo anche in Totò che era in grado di utilizzare tutte le risorse dell’arte come la gestualità, la comicità verbale e l’intreccio. Nel teatro moderno, ritroviamo l’ispirazione della Commedia dell’Arte in Dario Fo. Fra l’altro è necessario ricordare che egli ha riutilizzato il grammelot, cioè una forma di gioco verbale in cui l’attore emette una serie di suoni che pur non avendo alcun significato, imitano questa o quella lingua. Un'esemplificazione di questa tecnica ci è data dallo spettacolo Mistero Buffo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della Commedia dell'Arte in Italia?
- Quali sono le caratteristiche principali della Commedia dell'Arte?
- Perché la Commedia dell'Arte ha subito un declino nel XVIII secolo?
- In che modo la Commedia dell'Arte ha influenzato il teatro e il cinema moderno?
La Commedia dell'Arte nasce in Italia nel XVI secolo, evolvendosi dalla struttura della commedia di Plauto e diffondendosi rapidamente in tutta Europa.
La Commedia dell'Arte si basa su improvvisazione e personaggi fissi, interpretati secondo un canovaccio. Gli attori professionisti si specializzano in ruoli specifici, come Arlecchino e Colombina, riconoscibili dal pubblico.
Nella seconda metà del XVIII secolo, la Commedia dell'Arte è diventata ripetitiva e volgare, perdendo interesse. Carlo Goldoni ha cercato di rinnovare il genere con commedie più dignitose e rilevanti per la società.
L'influenza della Commedia dell'Arte persiste nel teatro minore e nel cinema, con personaggi simili a maschere, come Fantozzi. Anche Dario Fo ha tratto ispirazione, utilizzando tecniche come il grammelot nel suo spettacolo Mistero Buffo.