Concetti Chiave
- L'opera "Alla luna" di Ippolito Pindemonte è un'ode composta da quindici strofe con una struttura metrica precisa, alternando settenari e endecasillabi.
- Il tema principale è la contemplazione della luna, accompagnata da personificazioni come il Riposo, la Calma, e il Silenzio, che evocano un'atmosfera neoclassica.
- Pindemonte utilizza un linguaggio ricco di immagini e simboli, descrivendo la luna con colori tenui e suggestivi che richiamano un mondo di serenità e riflessione.
- La luna è presentata come una figura centrale intorno alla quale ruotano vari elementi, creando un senso di armonia e pace interiore.
- L'ode ha influenzato poeti successivi, tra cui Giacomo Leopardi, che ha ripreso il tema del silenzio come compagno della luna nei suoi scritti.
Oh quante volte il giorno
Insultai col desío del tuo ritorno!
L’Ore in oscuro ammanto,
E con vïole ai crini,
T’imbrigliavano intanto
I destrieri divini,
E su l’apparecchiata argentea biga
Il Silenzio salía, tuo fido auriga.
Perchè sola ti vede,
Sola l’ignaro vulgo in ciel ti crede:
Ma il Riposo, la Calma,
Del meditar Vaghezza,
Ogni Piacer dell’alma,
La gioconda Tristezza,
E la Pietà, con dolce stilla all’occhio,
Ti stanno taciturne intorno al cocchio.
Cieco io divenga, s’io
Di levare a te lascio il guardo mio;
O che in cammin notturno
Per fosca ombrata sponda
Vegga il tuo viso eburno
Splender tra fronda e fronda,
O sieda in riva di tranquillo fiume,
Che l’onde sue rincrespi entro il tuo lume.
Indice
Desiderio del Ritorno della Luna
Quante volte imprecai contro la luce del giorno per il desiderio che tu ritornassi nel Cielo! Le ore notturne con i capelli ornate di viole mettevano le briglie ai tuoi destrieri divini, mentre io, impaziente, attendevo il tuo ritorno e sulla biga predisposta e argentea, saliva il Silenzio, tuo fedele auriga.
Compagnia Silenziosa della Luna
Poiché ti vede tutta sola, il volgo che tu sia sola nel cielo, ma non lo sei;
invece stanno taciturni intorno al tuo cocchio il Riposo, la Calma, la Vaghezza della meditazione, ogni Piacere dell’animo, e la Pietà con le dolci lacrime agli occhi.
Contemplazione Notturna e Desiderio
Che io diventi cieco, se cesso di alzare lo sguardo fino a te; sia che durante un cammino notturno lungo una sponda ombrosa veda risplendere il tuo volto eburneo (= d’avorio) attraverso le fronde, sia che sulla riva di un fiume tranquillo che increspi le sue onde nella tua luce
Struttura e Temi dell'Ode
Si tratta di un’ode (il testo integrale si articola in quindici strofe).
Ogni strofa si compone di otto versi: il primo è un settenari, il secondo è un endecasillabo in rima baciata con il primo, gli atri quattro sono settenari a rima alternata, gli ultimi due sono endecasillabi a rima baciata. Schema: aabcbcee. Alla fine del secondo verso di ogni strofa troviamo una pausa logica rappresentata da un punto esclamativo o da un punto e virgola.Neoclassicismo e Immagini della Luna
Il tema dominante dell’ode è una lunga contemplazione della luna, avvolta in un profondo silenzio che Giacomo leopardi farà proprio. Da segnalare che questo tema trova le radici nell’Ode alla sera di William Collins. Tuttavia l’immagine della luna che ci offre Pindemonte non ha niente di preromantico, bensì di neoclassicismo. Infatti la Luna ci è descritta mentre sta per iniziare il suo volo sul cocchio ed intorno a sé ha tante personificazioni le Ore, il riposo, la Calma, la gioconda Tristezza, la Vaghezza della meditazione, la Pietà; e alla guida del cocchio abbiamo come auriga il Silenzio che troveremo come compagno della Luna anche in Leopardi. I colori predominanti sono velati, certamente non eclatanti: le chiome delle Ore sono scure ed ornate di viole, il cocchio della Luna è di colore argento.
Domande da interrogazione
- Qual è il desiderio espresso nel testo riguardo al ritorno della Luna?
- Chi accompagna la Luna nel suo viaggio notturno secondo il testo?
- Qual è la struttura metrica dell'ode descritta nel testo?
- Quali sono i temi principali dell'ode secondo il testo?
- Come viene descritta l'immagine della Luna nel testo?
Il testo esprime un forte desiderio per il ritorno della Luna nel cielo, maledicendo la luce del giorno e attendendo impazientemente il suo ritorno.
La Luna è accompagnata da figure come il Riposo, la Calma, la Vaghezza della meditazione, ogni Piacere dell’animo, e la Pietà, che stanno taciturni intorno al suo cocchio.
L'ode è composta da quindici strofe, ognuna di otto versi con uno schema metrico aabcbcee, alternando settenari ed endecasillabi.
I temi principali includono la contemplazione della Luna, il silenzio profondo, e le personificazioni di concetti come il Riposo e la Calma, in un contesto neoclassico.
La Luna è descritta mentre inizia il suo volo sul cocchio, circondata da personificazioni e guidata dal Silenzio, con colori velati e non eclatanti, tipici del neoclassicismo.