Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il prologo del Vespro contrappone il Giovin Signore all'umanità che lavora seguendo i ritmi naturali.
  • La descrizione del tramonto del sole è dettagliata e ricorda l'approccio di Dante.
  • Il Giovin Signore è presentato come oggetto del desiderio del sole, simboleggiando il distacco aristocratico.
  • L'ultimo verso sottolinea l'inutilità sociale del giovane nobile, in contrasto con l'ideale illuminista dell'utilità pubblica.
  • La parafrasi illustra il passaggio del giorno e il lavoro degli uomini comuni prima che il sole si concentri sul Giovin Signore.

Indice

  1. Contrapposizione tra mondi
  2. Visione del tramonto
  3. Parafrasi del tramonto

Contrapposizione tra mondi

I versi 1-25 costituiscono il prologo del Vespro e, come nelle parti precedenti del Giorno, il Parini contrappone il Giovin Signore con tutto il suo mondo al resto dell’umanità che vive seguendo i ritmi della natura e che lavora.

Visione del tramonto

Il Vespro inizia con una visione del tramonto del sole quasi di tipo astronomico e che, per la sua precisione tecnica, ci ricorda Dante.

Dopo un breve excursus sull’uomo al lavora (il mietitore, gi muratori, i contadini, il rematore), il poeta ci presenta il Giovin Signore oggetto del desiderio da parte del sole. Molto significativo è l’ultimo verso “che da tutti servito a nullo serve”, riferito al giovane nobile. Il verso può avere una duplice senso:

1) il giovane signore è indipendente e fiero e non è asservito a nessuno

2) il Giovin Signore non è utile a nessuno e quindi è inutile dal punto di vista sociale. Questo concetto si collega a quello illuminista dell’utile civile e sociale a cui tutti devono concorrere per creare la felicità pubblica.

Parafrasi

Parafrasi del tramonto

“Intanto il giorno volge al tramonto per gli uccellini, per gli animali feroci, per i pesci ricoperti di squame per le piante e per i popolani. Già il nostro emisfero sfugge allo sguardo dell’immensa luce del sole: e l’isola di Cuba, il Messico e la California, produttrice di perle, posta all’estremo occidente del continente americano [estrema] si affrettano ad accoglierne i vivi raggi: e dai colli più elevati e dalle torri dei castelli più alti il sole manda il suo ultimo saluto all’Italia che fugge [= il termine “fuggente” è riferito all’ Italia e non al sole come sembrerebbe più logico in quanto è il moto della terra a determinare il giorno e la notte]: e sembra che desideri rivederti, o Signore, prima che le Alpi o l’Appennino o il mare ricurvo [si tratta di un’allusione alla curvatura terrestre] ti nasconda alla sua vista. Fino ad ora, nessun altro [e quindi solo il sole] vide i fianchi del mietitore che impugna la falce [ =falcato] piegati ed affaticati sui tuoi campi, e [nessun altro vide] sulle mura cinte di impalcature, sia braccia che spalle cariche di arnesi di ferro e sugli alti palchi dei tuoi edifici sui quali lavorano i muratori con le loro mani ruvide e rinsecchite, e [nessun altro vide] il contadino davanti ai carri ricoperti di polvere e carichi del tuo raccolto, o sui canali e sui laghi ricchi di pesci, petti villosi di rematori che trasportano le merci destinate agli scambi secondo i tuoi ordini e per garantirti il lusso; tutti [questi sono] visioni ignobili. Ora finalmente il sole potrà vedere colui che servito da tutti non è servitore di nessuno [Il Giovin Signore si accinge a compiere la sua passeggiata pomeridiana]”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del prologo del Vespro nei versi 1-25?
  2. Il prologo del Vespro contrappone il Giovin Signore e il suo mondo al resto dell'umanità che vive seguendo i ritmi della natura e lavora.

  3. Come viene descritto il tramonto nel Vespro?
  4. Il tramonto è descritto con una visione quasi astronomica, simile a Dante, e include un excursus sull'uomo al lavoro, culminando con il Giovin Signore desiderato dal sole.

  5. Qual è il significato dell'ultimo verso "che da tutti servito a nullo serve"?
  6. Il verso può significare che il Giovin Signore è indipendente e fiero, oppure che è socialmente inutile, collegandosi al concetto illuminista dell'utile civile e sociale.

  7. Quali immagini vengono evocate nella parafrasi del tramonto?
  8. La parafrasi evoca immagini di uccellini, animali, pesci, piante, popolani, e lavoratori come mietitori, muratori, contadini e rematori, tutti osservati dal sole prima di tramontare.

Domande e risposte

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