Concetti Chiave
- Giuseppe Parini, un importante pensatore illuminista italiano, è noto per il suo stile realistico e ironico che ha influenzato poeti come Foscolo e Manzoni.
- Il suo poema satirico "Il Giorno" critica la nobiltà oziosa dell'epoca attraverso un racconto ironico della vita quotidiana di un nobile, utilizzando un linguaggio aulico e figure retoriche.
- Parini sostiene la fisiocrazia, apprezzando l'agricoltura per i suoi valori semplici, e critica l'aristocrazia per il suo immobilismo economico, intellettuale e governativo.
- Sebbene fosse un illuminista progressista, Parini credeva in una religione intima e critica l'oscurantismo della Chiesa, cercando un equilibrio tra fede e scienza.
- Le sue "Odi", scritte tra il 1758 e il 1790, affrontano temi moderni come l'inquinamento, l'igiene e la salute pubblica, dimostrando il suo impegno verso il progresso sociale.
Indice
Giuseppe Parini e l'Illuminismo
Giuseppe Parini è il principale pensatore e scrittore illuminista italiano. Ha influenzato poeti come Ugo Foscolo, Marino e Manzoni.
La carriera e le opere di Parini
Nasce a Bosisio nel 1729, in una famiglia modesta dove l’unica possibilità del giovane Parini è la vita ecclesiastica, infatti divenne sacerdote a 25 anni e lavora come precettore. Però, nel poeta già sorgevano i primi principi illuministi: laicità, progresso e diritti sociali.
Le prime opere che pubblica all’età di 23 anni sono alcune poesie che fanno riconoscere sin da subito lo stile realistico e ironico del poeta accompagnato da una cultura letteraria basata sui classici e sui cinquecentisti.
Il Giorno: critica alla nobiltà
Durante la carriera da precettore, analizza e studia quella che è la realtà nobiliare. In questo periodo si formerà l’idea disprezzante della nobiltà oziosa, come possiamo vedere nel poema più famoso: Il Giorno.
Questo è un poemetto satirico in endecasillabi sciolti didascalico diviso in quattro parti:
•Il mattino
•Il vespro
•La sera, quest’ultimo incompleto
Iniziò a scriverlo dal 1763. Poi pubblicate le ultime parti postume nel 1801. Il poemetto racconta una giornata tipo di un giovin signore. Parini sotto le vesti di un precettore, ovvero un maestro, istruisce il giovane nobili. Durante il corso della storia si verificano una lunga serie di atti frivoli, inutili. Lo stile che Parini adotta è principalmente sarcastico e ironico.
Il poeta con l’opera era intenzionato a colpire quella che era la classe aristocratica milanese, o addirittura italiana, dell’epoca. Giudicandola oziosa e nullafacente.
Da 3 punti di vista:
•Economico: vivono di rendita. Parini appoggiava la fisiocrazia, pensava che la fonte principale dell’economia fosse l’agricoltura, poiché questo è un mondo semplice ricco di valori e sereno. Ripudiava il commercio perché esso poteva incrementare la corruzione e i beni di lusso, rispetto al mondo dell’agricoltura.
•Intellettuale: non mandano avanti lo sviluppo culturale del paese
•Governativo: non governano come in epoche passate
Parini e la poesia educativa
Il poeta, volesse utilizzare la poesia come mezzo “educativo” nei confronti della classe nobiliare. Riconosce, però, che in epoche passate la nobiltà aveva un ruolo fondamentale nella patria: sosteneva guerra e ricopriva ruoli ammnistrativi.
Il successo e la critica di Parini
Ironia del caso, l’opera riscuota molto successo soprattutto negli ambienti nobiliari milanesi.
Ma Il Giorno non è solo un attacco all’inerzia nobiliare, ma troviamo: una simpatia per gli umili, lo segno contro le ingiustizie sociali… Ma abbiamo anche una rappresentazione della noia. Essa è descritta con un tempo lungo e vuoto, lo spazio è chiuso e la descrizione è lenta, ed estremamente dettagliata.
Parini fa uso dell’ironia e antifrasi due figure retoriche che estremizzano il contrario di ciò che si vuole dire. Fino a descrivere gesti quotidiani come se fossero di grande importanza, utilizzando il linguaggio alto e aulico, anche con latinismi e citazioni a figure mitologiche.
Parini e l'Illuminismo progressista
Parini è un in intellettuale con un compito civile e doveva combattere per favorire il progresso e per contribuire alla felicità. In altre parole, è alla ricerca del bene comune, ovvero il bene della società e del senso civico. Infatti, le sue opere hanno un linguaggio classico e ricco di figure retoriche, ma allo stesso tempo era utile, insegnava qualcosa.
Parini era “un’illuminista progressista”. Perché appoggiava solo alcune idee illuministe. Infatti, appoggiava l’illuminismo francese e le idee che portarono alla rivoluzione del 1789, ma restò deluso della fine. Il poeta critica da un punto di vista filosofico politico, Rousseau e Voltaire.
Parini e la religione
Parini andava contro l’irreligiosità, non era antireligioso.
•Infatti, crede nella religione come principio di convivenza del bene civile
•Ripudia l’oscurantismo della chiesa, ovvero la chiesa dogmatica e medievale, che ostacola il progresso civile e scientifico.
•Ripudia l’esteriorità della religione e appoggia una religiosità intima
•La ricerca del poeta è quella di creare un equilibrio tra religione e scienza
Le Odi di Parini
Parini trascrive il suo pensiero nelle sue Odi. Ne sono 25 dal 1758 al 1790. Possiamo dividere le Odi in tre gruppi
•Arcadie
•Illuministiche L’educazione scritta nel 1764, Il dono
•Classicheggianti Il dono, La musica
I temi trattati nelle Odi sono tanti. Tra questi troviamo: l’inquinamento dell’aria, l’igiene, la salute pubblica, i vaccini.
Domande da interrogazione
- Chi era Giuseppe Parini e quale ruolo ha avuto nell'Illuminismo italiano?
- Qual è il tema principale del poemetto "Il Giorno" di Parini?
- In che modo Parini utilizzava la poesia come strumento educativo?
- Qual era la posizione di Parini riguardo alla religione?
- Quali temi affrontano le Odi di Parini?
Giuseppe Parini è stato il principale pensatore e scrittore illuminista italiano, influenzando poeti come Ugo Foscolo, Marino e Manzoni.
"Il Giorno" è una critica alla nobiltà oziosa, descrivendo una giornata tipo di un giovane nobile attraverso uno stile sarcastico e ironico.
Parini usava la poesia per educare la classe nobiliare, sottolineando il loro ruolo passato nella società e criticando la loro inerzia attuale.
Parini non era antireligioso; credeva nella religione come principio di convivenza civile, ma ripudiava l'oscurantismo della chiesa e promuoveva una religiosità intima.
Le Odi di Parini trattano vari temi, tra cui l'inquinamento dell'aria, l'igiene, la salute pubblica e i vaccini.