Concetti Chiave
- Pietro Metastasio, poeta di corte e "poeta cesareo", è noto per i suoi componimenti encomiastici e il contributo al melodramma.
- Chiamato a Vienna nel 1730, sostituì Apostolo Zeno e consolidò la sua carriera con opere di successo come "Didone Abbandonata".
- Metastasio riformò il melodramma settecentesco, enfatizzando la supremazia del libretto e l'espressione emotiva dei versi.
- Le sue opere includono titoli celebri come "Demetrio", "Olimpiade" e "La clemenza di Tito", che sottolineano i conflitti delle passioni.
- Negli ultimi anni, Metastasio si concentrò su poesie di vario genere, riducendo la produzione melodrammatica.
Metastasio e la canzonetta
Quella della canzonetta è una forma metrica praticata con successo anche da Pietro Metastasio (1698 – 1782), che dedicherà all’imperatrice Maria Teresa d’Austria componimenti di contenuto encomiastico; questi, pur aprendosi a tematiche blandamente riformatrici, rientravano nella sua attività di poeta di corte.
Carriera a Vienna
Dopo aver partecipato alla vita della società aristocratica napoletana, nel 1730 Metastasio era stato chiamato a Vienna, dove aveva sostituito Apostolo Zeno come “poeta cesareo”, al servizio dell’imperatore. La sua fama è strettamente associata alle fortune del melodramma. Il successo della sua prima opere, “Didone Abbandonata” composto nel 1724, gli aprì la strada di una prestigiosa carriera, consolidatasi con i melodrammi del primo decennio viennese.
Riforma del melodramma
Stabilendo la netta supremazia del libretto sulla musica, Metastasio riformò il melodramma settecentesco, portandolo alla sua massima espressione. La musicalità dei suoi versi, sottolineando il conflitto delle passioni, veniva così ad esaltare gli aspetti emotivi e sentimentali dell’azione drammatica. Scrisse altre opere, tra cui ricordiamo: “Demetrio”, “Issipile”, “Olimpiade”, “La clemenza di Tito”, “Ciro riconosciuto”, “Zenobia”, “Temistocle” e “Attilio Regolo”. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla composizione di poesie di vario genere, mentre la produzione melodrammatica è meno intensa e significativa.