GIORGIA86
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Concetti Chiave

  • Metastasio, nome grecizzato di Pietro Trapassi, fu adottato dal Gravina, che lo educò agli studi umanistici e lasciò in eredità la sua biblioteca e patrimonio.
  • Dopo i primi successi letterari a Roma, Metastasio si trasferì a Napoli dove, grazie alla protezione della cantante Marianna Benti Bulgarelli, scrisse opere di successo come "Didone abbandonata".
  • A Vienna, Metastasio divenne poeta cesareo, producendo le sue opere più celebri, caratterizzate da un patetismo tenero che sottolinea gli aspetti delicati delle passioni.
  • Nel periodo di declino, si dedicò a componimenti minori e opere teoriche, puntando a nobilitare il melodramma con temi morali e spettacoli fastosi.
  • La sua poesia si distinse per l'analisi dei sentimenti e l'emotività espressa con chiarezza, riflettendo l'esperienza melodica e psicologica del suo tempo.

Indice

  1. Le origini e l'adozione
  2. Primi passi nella carriera letteraria
  3. Successo a Napoli e melodrammi
  4. Periodo viennese e opere principali
  5. Declino e opere teoriche

Le origini e l'adozione

Nome grecizzato di Pietro Trapassi (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di un modesto negoziante, Felice Trapassi, e di Francesca Galastri, suscitò l’interesse del Gravina, che lo accolse nella sua casa (1708) e poi lo adottò, lasciandolo alla morte erede della sua biblioteca e del suo patrimonio (1718). Fu educato dal maestro agli studi umanistici, e dal filosofo e pedagogista cartesiano Gregorio Caloprese al gusto dell'indagine psicologica.

Primi passi nella carriera letteraria

Nel 1714 prese gli ordini minori, nel 1718 entrò in Arcadia col nome di ARTINO CORASIO e nel 1719 si trasferì da Roma a Napoli per dedicarsi all’attività forense. Aveva già pubblicato i primi componimenti, di ispirazione graviniana (i capitoli in terza rima La morte di Catone, L’origine delle leggi, La strada della gloria, e una tragedia, Il Giustino, ispirata al poema del Trissino, L’Italia liberata dai Goti); a Napoli compose epitalami e azioni teatrali a sfondo idillico-mitologico (Endimione, 1720; Gli Orti Esperidi, 1721; Angelica, 1721; Galatea, 1722).

Successo a Napoli e melodrammi

Protetto dalla cantante Marianna Benti Bulgarelli, detta la Romanina, che lo presentò a compositori come A. Scarlatti e Porpora, scrisse per lei Didone abbandonata(1724), primo esempio di melodramma in cui il testo acquista dignità poetica e autonomia creativa nei confronti della musica, mentre la situazione drammatica si stempera in commedia, culminante nella sentenziosità delle ariette. Seguirono i melodrammi Siroe (1726), Catone in Utica (1728), Ezio (1728), Semiramide riconosciuta (1729), Alessandro nelle Indie (1729), Artaserse (1730). Nel 1729, per interessamento di Marianna Pignatelli, contessa d’Althann venne chiamato come poeta cesareo alla corte di Vienna, in sostituzione di Apostolo Zeno.

Periodo viennese e opere principali

Ligio al governo di Carlo VI, in cui vedeva incarnate le proprie aspirazioni alla libertà, visse un periodo di intenso fervore creativo. Dal 1730 al 1740 compose le sue opere migliori, animate da una tenue vena di poesia: patetismo tenero e commosso che ignora i conflitti delle passioni, ma ne sottolinea gli aspetti più delicati (Demetrio, 1731; Adriano in Siria, 1732; L’asilo d’amore, 1732; Olimpiade, Demofoonte, 1733; La clemenza di Tito, 1734; Achille in Sciro, 1736; Attilio Regolo, composto nel 1740 e rappresentato nel 1750).

Declino e opere teoriche

Seguì una fase di declino, durante la quale l'unico conforto è l’affetto filiale della sua Marianna, la Martinez, figlia del cerimoniere della nunziatura pontificia. In quegli anni, oltre a non pochi mediocri melodrammi Il re pastore, 1751; L’eroe cinese, 1752; Ruggiero, ovvero l’eroica gratitudine, 1771) scrisse cantate, feste teatrali e le canzonette La palinodia (1746) e La partenza (1746), la Libertà, di precedente stesura (1733). Compose inoltre alcune opere teoriche quali La poetica d’Orazio tradotta e commentata, 1749, poi ripresa dal 1768 al 1773; Estratto dell’arte poetica d’Aristotile e considerazione sulla medesima, 1773, pubblicata nel 1780-1782; Osservazioni sul teatro greco. Egli mirò a fare del melodramma una rappresentazione che unisse nobiltà e moralità del soggetto e l’attrattiva di uno spettacolo fastoso e leggiadro. Con la sua copiosa produzione Metastasio interpretò il mondo settecentesco nelle sue esigenze di decoro, nella sua nostalgia del grandioso, nella sua sensibilità idillica e sospirosa.

L'analisi dei sentimenti, l’indugio sulle perplessità dello spirito, un’emotività talora intensa ma sempre nitidamente espressa e determinata furono le qualità della sua poesia, in cui confluì tutta l’esperienza melodica e psicologica dell’Arcadia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini e l'adozione di Pietro Trapassi?
  2. Pietro Trapassi, noto come Metastasio, nacque a Roma nel 1698. Fu adottato dal Gravina, che lo educò agli studi umanistici e lo lasciò erede della sua biblioteca e patrimonio.

  3. Come iniziò la carriera letteraria di Metastasio?
  4. Metastasio iniziò la sua carriera letteraria entrando in Arcadia nel 1718 e trasferendosi a Napoli nel 1719, dove compose opere teatrali e melodrammi di ispirazione graviniana.

  5. Quali furono i successi di Metastasio a Napoli?
  6. A Napoli, Metastasio ottenne successo con melodrammi come "Didone abbandonata" e altre opere che gli valsero la protezione di Marianna Benti Bulgarelli e l'attenzione di compositori come Scarlatti e Porpora.

  7. Cosa caratterizzò il periodo viennese di Metastasio?
  8. Durante il periodo viennese, Metastasio visse un fervore creativo, componendo opere come "Demetrio" e "La clemenza di Tito", caratterizzate da un patetismo tenero e commosso.

  9. Quali furono le opere teoriche di Metastasio durante il suo declino?
  10. Nel suo declino, Metastasio scrisse opere teoriche come "La poetica d’Orazio tradotta e commentata" e "Osservazioni sul teatro greco", cercando di unire nobiltà e moralità nel melodramma.

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