
L'obiettivo è mettere in sicurezza l'istituto, senza perdere altri giorni di lezione. Tira un'aria tesa nel liceo di Virgilio di Roma, occupato per ben 13 giorni da studentesse e studenti.
Le foto circolate sul web nelle ultime ore che immortalavano gli ingenti danni post-occupazione hanno inasprito ulteriormente gli animi nell'istituto.
Già negli scorsi giorni alcuni docenti erano scesi in piazza per protestare contro l'occupazione, e adesso che la protesta è finita è arrivato il momento della resa dei conti, e della conta dei danni.
Proprio per questo motivo, la dirigenza della scuola ha scelto di attuare la didattica a distanza durante il tempo che servirà per ripristinare l'istituto.
L'attacco del prof: "La scuola versa in uno stato pietoso"
Come riporta IlFattoQuotidiano, una volta rientrati nei locali scolastici, prof e preside si sono detti esterrefatti.
I danni, già denunciati dal Ministro Valditara, sono piuttosto ingenti: “Abbiamo trovato una cattedra bruciata, bagni otturati, residui di fuochi accesi in più parti della scuola, chiusini bloccati con il relativo effetto piscina, l’impianto anti-incendio rotto ad ogni ingresso e persino del sangue umano su un banco di un laboratorio e sul pavimento. E’ una terribile partita a scacchi. Loro cercano di mostrare all’opinione pubblica una narrazione diversa da quella che è la realtà dicendo che le condizioni della scuola erano così già da prima, ma basta fare un giro tra le aule per comprendere in che stato pietoso hanno lasciato la nostra scuola” ha dichiarato un prof, insegnante da sei anni nella scuola di via Giulia.La lettera degli studenti
Gli studenti, però, non ci stanno e attraverso Instagram hanno diffuso una loro lettera: “In attesa della pubblicazione di un inventario dei danni provocati dall’occupazione sentiamo la necessità di esprimerci sulla questione anche perché la narrazione degli esiti della nostra manifestazione sta circolando incontrollata e ha stranamente già raggiunto gli organi di stampa ancor prima di qualsiasi resoconto ufficiale interno. La dirigente ha organizzato il 12 dicembre una serie di tour nella sede centrale del Virgilio per mostrare a tutti gli studenti lo stato della scuola. Avendo partecipato alla visita abbiamo constatato che, sebbene sia sporca in alcune sue parti, le condizioni del plesso non rispecchiano la narrazione tragica che è prevalsa finora”.
Parole smentite sempre dal prof: “E’ tutto falso. Persino un prete che abita accanto alla nostra scuola ci ha scritto descrivendoci una situazione delirante: banchi gettati dalle finestre, grigliate in cortile e sporcizia ovunque. Non se ne può più”.