
Dopo il caso dell’Iqbal Masih, la scuola di Pioltello che ha deciso di porre uno stop della didattica in occasione del Ramadan, un altro istituto è finito al centro delle polemiche.
Questa volta ci troviamo a Soresina, nel Cremonese, dove la preside di una scuola è stata costretta a ritirare la circolare che vietava verifiche, interrogazioni e merende nei giorni della tradizionale osservanza religiosa musulmana, in seguito alle proteste delle famiglie.
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Ramadan, la preside ritira la circolare
La circolare, diffusa alla fine del mese di marzo e in parte riportata da 'Il Corriere della Sera', indicava alcune linee guida per docenti e alunni.
Si chiedeva di essere comprensivi rispetto all’attività didattica, perché “alcuni studenti potrebbero essere affetti dalla riduzione dell’energia dovuta al digiuno” e di “offrire sostegno e comprensione se si nota stanchezza o disagio in studenti o colleghi”. Il documento sottolineava poi l'importanza per i credenti del 27esimo giorno di Ramadan, in cui si veglia per tutta la notte per pregare. Dunque, nel giorno successivo, la circolare suggeriva: “Non fissate verifiche, interrogazioni, uscite o momenti importanti per la didattica”.Nella scuola gli studenti stranieri rappresentano il 55% del corpo studentesco, e anche qui la gestione del Ramadan ha generato non poche polemiche. In particolare in consiglio comunale, dove i consiglieri leghisti Alice e Andrea Ferrari sono insorti: “Riteniamo inaccettabili sia le premesse sia il contenuto di questa circolare, che di fatto realizza un trattamento di favore, non richiesto e non previsto, nei confronti degli alunni che professano una certa religione e che fa trasparire una sudditanza strisciante e pericolosa nei confronti di una cultura per molti versi incompatibile con la nostra”.
La preside però si è difesa asserendo di avere “solo inviato una circolare come ho fatto lo scorso anno seguendo una prassi consolidata che non prevede né chiusure né iniziative di alcun genere. Anzi, a titolo personale dico che sono del tutto contraria alla chiusura delle sedi scolastiche per la fine del Ramadan. Il contenuto della nostra circolare è solo quello di fornire un contributo per promuovere un ambiente inclusivo e rispettoso”. Nonostante però la buona fede la preside si è vista costretta a ritirare la circolare.