
Niente compiti a casa durante le vacanze pasquali. Succede in un istituto di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, dove la preside, come già successo altre volte in passato, ha inviato una circolare in cui ha ricordato ai docenti di "garantire il diritto al riposo degli alunni".
La scelta della dirigente scolastica è ispirata a una petizione promossa qualche anno fa, che aveva sposato in gran parte, riscuotendo un buon successo in altri istituti. Infatti, sono stati molti i presidi che negli anni successivi hanno anche loro adottato la linea dello stop ai compiti durante i periodi di vacanza. Oggi la preside ritorna sul tema e invita a rivedere lo studio domestico degli alunni.
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La nuova circolare: "garantire il diritto al riposo degli alunni"
La dirigente scolastica, con una nuova circolare, raccomanda dunque ai docenti di attenersi al regolamento d'istituto sui compiti, già adottato dalla scuola.
All'articolo 3 è specificato chiaramente: "Non si assegnano compiti durante le vacanze natalizie e pasquali – agli studenti deve essere permesso di ricrearsi (garantito il "diritto al riposo e al gioco"), e alle famiglie di ritrovarsi, senza l'assillo dei compiti".
Un messaggio forte e chiaro, che mette al primo posto il benessere degli studenti e la possibilità di trascorrere tempo di qualità con le proprie famiglie durante le feste.
Un precedente importante: Lamezia Terme al centro del dibattito sui compiti
Come detto, non è la prima volta che Lamezia Terme si trova al centro di una discussione sui compiti per le vacanze degli studenti. Già tre anni fa, una precedente circolare della stessa preside aveva innescato un dibattito a livello nazionale sull'utilità dei compiti, trovando poi negli anni successivi il sostegno di molti altri dirigenti scolastici in tutta Italia.
La circolare si ispirava alla petizione "Regola compiti" presentata in parlamento, promossa dal movimento "Basta compiti, non è così che si impara!" e guidato da un preside genovese. Con l’appoggio di oltre 35mila firme, mirava a "denunciare un caso (sociale) di patente eppure trascurata violazione dei diritti dei minori".
Non abolire, ma ripensare i compiti: l'idea della dirigente scolastica
La preside calabrese, pur ribadendo l'importanza del riposo durante le vacanze, non si dice contraria ai compiti in assoluto. Anzi, come aveva dichiarato in passato: "Ritengo che lo studio domestico non andrebbe abolito – ma, piuttosto, regolamentato, affinché abbia un senso pedagogico, con un reale feedback da parte degli insegnanti e, dunque, con ricadute incisive sull’apprendimento dei discenti".
Per la dirigente i compiti vanno però assegnati con un'adeguata programmazione, per questo la sua proposta è quella di riconfigurare lo studio domestico, trasformandolo in opportunità di esperienze culturali. Nello specifico, come riporta 'ilLametino.it': "Compiti autentici o di realtà, ispirati al piacere della lettura, alle visite di musei, parchi, o altri luoghi in cui vi sia l’opportunità per gli alunni e le loro famiglie di stare a contatto con la cultura, con l’arte, con la natura, con lo sport".
L'obiettivo è chiaro: sviluppare nei ragazzi quella che viene definita la "competenza regina, imparare a imparare", insieme ad altre abilità fondamentali come "lo spirito di iniziativa, la capacità di confrontarsi con gli altri e di lavorare in gruppo, il senso di autonomia e di responsabilità".
La preside premiata “Insegnante dell’anno”
La protagonista di questa iniziativa, del resto, conosce bene le regole dell’insegnamento, e ha potuto studiare sul campo nei suoi anni di esperienza cosa può essere funzionale o meno per gli studenti.
La preside di Lamezia Terme, infatti, nel 2020 ha ricevuto il premio “Insegnante dell’anno, tra competenza, innovazione e umanità” consegnato dall’associazione culturale Azzurro Donna. Il riconoscimento è stato soprattutto per il progetto “Matematica a distanza”, realizzato nei mesi di lockdown, in cui le lezioni si svolgevano da remoto.
La dirigente è stata premiata per l’originalità del progetto, ma soprattutto per il metodo adottato, personalizzato per ogni alunno, che ha portato a un successo confermato dai risultati ottenuti dai suoi studenti.
Tanti i pensieri di stima di questi ultimi espressi per la prof: “Capire la matematica diventava sempre più semplice”, afferma una studentessa; chi invece ha apprezzato le ore passate in classe: “Insuperabile l'energia della prof, che ha sempre saputo rendere le lezioni dinamiche e concrete”.
Infine i complimenti arrivano anche dai colleghi: “Ha saputo abbattere nelle sue classi i pregiudizi sulla matematica; grazie al suo metodo, per certi aspetti ludico, moltissimi ragazzi si sono avvicinati con gioia a questa disciplina, scoprendo che si può imparare divertendosi”.