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Vicenda dell’istituto ‘Righi’: da favola moderna a lieto fine a fake news

Gli studenti dell’istituto tecnico industriale ‘Augusto Righi’ di Napoli avevano nei giorni scorsi emozionato tutti: dai privati alle istituzioni, in tanti si erano appassionati alla vicenda tanto da proporsi di pagare il tanto agognato viaggio a Boston, dove i tre avrebbero dovuto disputare la finale di ‘Zero Robotics’, gara internazionale organizzata dal MIT e dalla Nasa.

Peccato però che la favola moderna a lieto fine, perché è quello che sembrava, si è ben presto dimostrata una sorta di fake news, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera e dai diversi organi di stampa.

La bufala della finale

Dopo aver notato il polverone che la vicenda dei tre ragazzi del 'Righi' aveva alzato, dal Politecnico di Torino, coordinatore del torneo europeo, è stata fatta chiarezza. Il primo punto ha riguardato proprio la questione finale: non solo i vincitori non sono stati ancora decretati, bisognerà infatti aspettare metà gennaio, ma la finale, per gli studenti europei, non si svolgerà a Boston ma ad Alicante, in Spagna. “Il torneo di quest’anno – si legge in una nota - è ancora alle fasi iniziali e la classifica viene aggiornata in tempo reale seguendo i risultati dei successivi step della gara, fino alle fasi finali”. C’è sì la possibilità di assistere alle finali dalla sede del MIT, dove si svolge la parte conclusiva della competizione per le squadre americane, ma è una scelta volontaria, non certo obbligatoria come invece era sembrato.

La replica dell’istituto Righi

Vista l’attenzione mediatica che sta avendo, anche dalla scuola hanno voluto fare chiarezza. Dall’Istituto hanno infatti puntualizzato di non aver mai detto di esser in finale ma che si aspettavano, come accaduto già in passato, di poter partecipare e di poterlo fare dalla sede del MIT di Boston. Insomma, ci sarebbe stato un misunderstanding tra la spiegazione fornita nei giorni scorsi dalla scuola e quanto invece scritto dalla stampa…o almeno è così che si potrebbe spiegare la cosa senza puntare il dito contro qualcuno!

La reazione del Miur

Anche dal Miur vista la situazione c'è volontà di chiarezza, per questo motivo ha deciso di avviare un’indagine sul caso anche perché nei giorni scorsi le offerte per pagare il viaggio a Boston ai tre studenti non erano certo mancate. Non solo le istituzioni, i tre erano stati ricevuti dalla Presidente del Senato, ma la Politica, il Movimento 5 Stelle in primis, e numerosi privati come l’azienda Brembo: in tanti avevano ‘messo mano al portafoglio’ per dare la possibilità di volare negli Usa ai tre ragazzi. A quanto pUn viaggio in Spagna è certamente più economico! Non resta che fare comunque un in bocca al lupo ai tre studenti e sperare che riescano a conquistare la finale.

Manlio Grossi