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studenti punizioni mafiosi scuole medieIn ogni classe ci sono studenti più tranquilli e ragazzi che invece si fanno notare; interrompono le lezioni, chiacchierano, distraggono gli altri, e spesso compiono anche delle bravate. Ma fino a dove è giusto spingersi affinché questi alunni capiscano che il loro comportamento non è appropriato né tollerato in classe?

Uno studente di terza media ci ha segnalato che nella sua scuola, a seguito di uno scherzo messo in atto da un compagno, la preside non solo ha sgridato tutta la scolaresca, ma ha messo in punizione l’intera classe poiché il colpevole non si è fatto avanti.

Ma scopriamo meglio la vicenda.

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“Mafiosi, egoisti e maleducati”: le parole della preside contro gli studenti

La vicenda, accaduta un paio di settimane fa in una scuola media, ci è stata segnalata sul nostro profilo Instagram da uno dei componenti della classe in questione. E noi, visto che da sempre siamo dalla parte degli studenti, abbiamo deciso di dar voce anche a questa storia.

Un alunno ha quindi deciso di fare uno scherzo a un compagno di classe con una puntina, spalmandoci sopra della colla. Uno scherzo di certo non gradito e alquanto pesante. La bravata però non è passata inosservata agli occhi della preside, che nel sgridare l’intera classe ha usato toni forti, riferendosi agli alunni apostrofandoli come “mafiosi, egoisti e maleducati”.

Le punizioni di gruppo per punire un singolo sono ingiuste?

Alle parole della preside sono però seguiti i fatti. L’intera classe, fatta eccezione per gli assenti e la vittima dello scherzo, è stata quindi messa in punizione vedendo la possibilità di alzarsi durante la ricreazione. Il tutto dovrà andare avanti fino alla fine dell’anno, a meno che l’ideatore ed esecutore dello scherzo, che ancora non è stato identificato, non si faccia avanti: cosa che non è ancora successa.

Dunque, lo studente che ci ha scritto fa sapere il malcontento dei ragazzi innocenti coinvolti in questa punizione fino alla fine dell’anno, considerando punizioni di questo tipo come ingiuste e non educative. Ovviamente rimane un giudizio personale, in quanto non è possibile sentire "l'altra campana". Di sicuro, infatti, pur rimanendo in un'ottica costruttiva, non era possibile per la scuola far finta di niente davanti al gesto nei confronti del compagno che si è visto fare "lo scherzo", non proprio di buon gusto. Con l'aggravante che il responsabile continua a tacere. Ma vediamo cosa ci ha scritto:

"Siamo una classe di 31 ragazzi anche abbastanza agitati e fin qui tutto tranquillo se non fosse per i soliti fenomeni che non sanno fare lezione, un compagn* ha fatto uno scherzo a un altro con una puntina e poi gli ha spalmato la colla sopra, uno scherzo... La nostra preside nello sgridarci ci ha dato dei mafiosi, egoisti e maleducati perché nessuno si è fatto avanti, e ora tutta la classe, esclusi gli assenti e la "vittima", deve fare ricreazione seduti fino a fine anno a meno che chi è stato non lo dica, abbiamo tutti i professori contro. La cosa più grave è che da tre anni ormai le punizioni non si fanno mai solo all'individuo ma a tutta la classe cosa ingiusta e non educativa".

E voi, cosa ne pensate?