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micro-scuola trentinoLa micro-scuola, che fa parte dell’istituto di Cavalese, può vantare di essere la sola primaria in tutta Casatta, una delle undici frazioni di Valfloriana, in Trentino. Qui in un’unica classe imparano e studiano bambini dalla prima alla quinta elementare.

La pluriclasse conta solo 14 studenti seguiti da 7 professori che non hanno nemmeno bisogno di effettuare l’appello, che invece viene fatto “a vista”.Abbiamo visto periodi peggiori - ha affermato il sindaco di Valfloriana, ex allievo della scuola - Tre anni fa gli studenti erano sette in tutto”.

La scuola di Casatta

A raccontare la storia della piccola scuola del Trentino è Michele Tonini, un ex allievo e ora sindaco di Valfloriana, che attraverso un’intervista pubblicata su 'Il Corriere del Trentino' ha messo in luce le peculiarità della primaria. Fondata nel 1830, inizialmente era affiancata da altre tre scuole primarie: Montaliano; Dorà e Ischiazza.
Ad oggi la scuola di Casatta è l’unica rimasta e da anni si sta lottando per tenerla aperta: “Per poterla salvare - ha continuato il sindaco - abbiamo lavorato con la Provincia di Trento per proporre un progetto alternativo che potesse risultare attrattivo anche per i Comuni vicini, incluso un piano di pluralità linguistica. Volevamo continuare a offrire alle nostre famiglie il servizio dell’istruzione. Negli anni le cose sono migliorate, è arrivata qualche nuova coppia con bambini e quei numeri impietosi sono un po’ cambiati”.

Una didattica singolare

Le dimensioni ristrette della scuola hanno permesso al corpo docente di elaborare un metodo didattico alternativo, differente da quello classico per molti aspetti. I bambini apprendono grazie alla manualità e mettendo in pratica gli insegnamenti impartiti loro. Gli alunni si immergono quotidianamente nella rigogliosa natura del Trentino, osservando da vicino come avvengono fenomeni come la fotosintesi clorofilliana, il ciclo dell’acqua e il cambio delle stagioni. Tanti sono i progetti avviati dalla micro-scuola dalla scultura del legno alla gestione delle arnie: laboratori che spesso sono portati avanti dai pensionati al fine di conferire un maggior senso di comunità tra gli abitanti del luogo. Anche il sindaco ha sottolineato l’importanza di sfruttare le opportunità offerte dal territorio per rendere pratico e interessante l’apprendimento. “Questo accadeva già quando andavo a scuola io, oltre 50 anni fa: con una suora insegnante si coltivava l’orto. E anche adesso i bambini, assieme a insegnanti e genitori, vivono una dimensione dell’apprendimento impagabile”.

La pluriclasse

Il sindaco ha dichiarato che avere in classe bambini di età così diverse non limita in alcun modo lo svolgimento e l’efficacia dell’attività didattica: “La pluriclasse fornisce ai più piccoli lo stimolo e l’esempio dei più grandi, in un rapporto con le insegnanti quasi uno-a-uno; in questa scuola verticale e inclusiva nessuno viene lasciato indietro, “macinato” dalle tempistiche tiranne dei programmi ministeriali, e la qualità dell’insegnamento è altissima, nettamente sopra la media, grazie all’ispirazione montessoriana della formazione del corpo docente”.