
La notizia, per quanto riguarda il liceo 'Tasso', circolava già da giorni e, adesso, anche il 'Terenzio Mamiani' potrebbe prendere spunto. I Consigli d'Istituto stanno in questi giorni esaminando le possibili punizioni preventivate per gli studenti responsabili delle occupazioni. Sospensioni, 5 in condotta, gite annullate: l'occupazione potrebbe costare molto caro agli studenti che non si immaginavano una simile risposta da parte delle autorità scolastiche.
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Gite annullate, sospensioni e 5 in condotta: il conto delle occupazioni
Al liceo 'Torquato Tasso', si parla di 10 giorni di sospensione e di 5 in condotta per tutti quegli studenti che hanno assediato e occupato l'edificio scolastico la sera del 4 dicembre 2023. In 170 si sono autodenunciati al ' Tasso' – in segno di solidarietà verso coloro i cui nominativi erano già noti. Gli studenti sapevano di potere incappare in eventuali sanzioni ma non pensavano a una tale portata: ”Ora la sospensione futura potrà incidere sulla votazione finale e, quindi, sulla nostra carriera universitaria. Proprio questa volontà di reprimere è ciò verso cui cerchiamo di lottare: dicono, in ultimo, che abbiamo fatto dei danni durante l’occupazione, ma a noi sembra di aver lasciato la scuola in ottime condizioni. Il vetro rotto al portone d’ingresso riguarda studenti esterni al Tasso” ha spiegato una studentessa al quotidiano 'Domani'.Al liceo 'Mamiani', invece, i Consigli d'Istituto si sono già tenuti: ”Gli studenti visti e riconosciuti, sono 34, mentre gli autodenunciati attraverso mail sono 84” ha spiegato la preside. In tutto, dunque, sono 118 gli studenti a rischio sanzione. Gli stessi, però, così come leggiamo su 'la Repubblica', chiedono di ”non attuare una disparità di trattamento tra gli studenti riconosciuti e quelli autodenunciati. Perché ognuno di noi è equamente responsabile”, fanno sapere ragazze e ragazzi del Collettivo Autorganizzato Mamiani che poi condannano duramente ”la modalità con cui questi consigli sono stati portati avanti fino ad ora: non sono mai stati spazi di dialogo e confronto”.
Valditara esprime approvazione per la linea dura
Due linee che sono state particolarmente apprezzate anche dal Ministro Valditara che ha espresso approvazione ”per la fermezza dimostrata” da parte del preside del liceo 'Tasso', commentando: ”La scuola costituzionale, e dunque democratica, è quella che insegna a rispettare le regole e a coniugare la libertà con la responsabilità”.Dall'opposizione, invece, si levano parole di difesa per i giovani: ”Una scelta che non risponde ai valori di inclusività che dovrebbero essere alle basi delle istituzioni scolastiche. La scuola non è un luogo di punizione ma di dialogo. Il principio punitivo deve essere commisurato alle azioni compiute e non può prevalere sui principi educativi e formativi” ha spiegato Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, a 'la Repubblica'.