
Un tablet per ogni studente è la proposta che il Ministro Profumo ha più volte avanzato nelle sue ultime interviste. Ma avrà fatto bene i calcoli di quanto costerà questa sua lodevole iniziativa? Facciamoli insieme.
UN MILIARDO PER RISPARMIARE - Vi ricordiamo che la proposta del Ministro dell’Istruzione nasce con l’intento di ridurre il costo dei libri che ora risulterebbero troppo cari e onerosi per le famiglie. E così, secondo quanto stimato da Tecnica della scuola, per fare in modo che ogni scuola sia dotata di tablet, sarebbe necessario circa un miliardo di euro.
TABLET, QUANTO MI COSTI? - La cifra è stata calcolata tenendo conto del totale degli studenti di scuole medie e superiori, circa 4.260.000, e del totale delle classi, circa 190.000. Moltiplicando, dividendo, arrotondando e considerando che il tablet di classe dovrebbe essere utilizzato da tutti gli insegnanti, si arriverebbe alla cifra totale di 4.450.000 tablet da acquistare. Osservando, poi, che il prezzo dei tablet attualmente oscilla tra i 100 e i 600 euro, il costo complessivo potrebbe variare molto, ma si stima che il Ministero potrebbe cavarsela con un miliardo tondo tondo.
SCUOLE POCO DIGITALI - Attualmente l’utilizzo di tablet e pc durante le lezioni è una prerogativa di pochi istituti scolastici. Una ricerca condotta da Skuola.net ha rilevato che solo 3 studenti su 10 fanno lezione con computer o iPad personali e solo 1/3 delle scuole dispone di una connessione wi-fi libera e gratuita. E se pensate che la maggior parte dei tablet utilizzano la connessione senza fili, alla spesa di questi schermi digitali si dovrebbe aggiungere anche quella, tuttavia sostenuta dalle singole scuole, per gli impianti e gli abbonamenti con la rete internet.
TABLET SÌ O TABLET NO? - E poi siamo sicuri che gli studenti apprezzeranno il “regalo”? I commenti dei ragazzi a questo riguardo sono piuttosto contrastanti. Se da una parte i nativi digitali non vedono l’ora di poter far lezione in un modo più tecnologico e stimolante, dall’altra i nostalgici dei libri di carta sono preoccupati di dover stare tante ore davanti ad un computer e di non riuscire più a prendere appunti nel modo tradizionale.
Cristina Montini