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di Margherita Paolini
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studenti stranieri di seconda generazione migliorano a scuola

La scuola italiana, al centro della scena grazie agli interventi del premier Matteo Renzi, è stata fotografata da un’indagine condotta dal Ministero dell’Istruzione insieme alla Fondazione Ismu. Protagonisti dell’analisi condotta relativamente all’anno scolastico 2012/2013 sono ovviamente gli studenti: italiani e stranieri di prima e seconda generazione.

Ebbene dal quadro delineato dallo studio è emerso che proprio quest’ultimi starebbero migliorando a scuola, ottenendo risultati non troppo distanti dai propri coetanei italiani, e in alcuni casi addirittura riportano risultati migliori degli studenti italiani.

AL SUD STRANIERI PIU’ BRAVI DEGLI ITALIANI- Sarebbero oltre 780mila i giovani stranieri che frequentano quotidianamente le scuole italiane, vale a dire circa l’8,8%. Sempre più numerosi sono però gli studenti di seconda generazione: infatti oltre 2 studenti stranieri su 5 sono nati in Italia, e la quantità cresce se si guarda alle scuole dell’infanzia (dove sono ben l’80%) e alle primarie (circa il 60%). E sono proprio quest’ultimi a cavarsela dietro i banchi decisamente meglio dei compagni nati all’estero, e a volte anche di quelli italiani, come è accaduto in alcune regioni del sud e al centro durante il Test Invalsi 2013 di Terza Media. Infatti, la differenza tra i risultati dei ragazzi è a vantaggio degli studenti stranieri di seconda generazione di ben 14 punti in Campania per la prova di Italiano, e di 10 punti in Puglia per la prova di Matematica. Ma anche altre regioni, seppur di qualche punto, vedono gli studenti italiani superati dagli stranieri nati in italia: Toscana e Lazio nel centro, Calabria e Sardegna al sud e la Valle d’Aosta al nord.

ESAME TERZA MEDIA: SI RECUPERA- L’indagine svolta da Miur e Ismu ha evidenziato come anche nell’esame di terza media, gli stranieri nati in Italia stanno riguadagnando terreno rispetto agli esaminandi italiani soprattutto nelle prove di lingua straniera. I loro risultati mediamente più alti rispetto agli stranieri di prima generazione (lo scarto medio con quest’ultimi è di almeno 0,2 punti, e con gli italiani di 0, 6 punti), ma per quanto riguarda le ammissioni alle classi successive, gli studenti stranieri restano indietro rispetto agli italiani.

MATURITA’: LE DISTANZE SI ATTENUANO- Gli stranieri di seconda generazione se la cavano bene anche alla maturità, e una volta ammessi è appena lo 0,1% a non ottenere il diploma. Le distanze con i ragazzi italiani sono minime, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali. Neanche nel voto di diploma si osservano particolari differenze tra italiani e stranieri nelle scuole superiori ad indirizzo tecnico, scientifico e artistico. Mentre al liceo sono ancora italiani gli studenti che riescono ad ottenere l’eccellenza, lasciando indietro i coetanei stranieri.

E tu hai compagni stranieri in classe?