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spiagge italianeEroi per un giorno grazie ad un brevetto di assistente bagnante ottenuto all'interno di un progetto scolastico. E' quanto accaduto a Paolo Borrega e Diego Rainò, due 17enni di Taviano, paese in provincia di Lecce.

I due, mentre prestavano servizio come bagnini presso il Lido Pizzo di Gallipoli, hanno salvato un'anziana turista milanese che stava annegando. A riportare la notizia è 'La Gazzetta del Mezzoggiorno'.

Turista in difficoltà salvata da due studenti

Paolo Borrega e Diego Rainò stavano lavorando come bagnini presso il Lido Pizzo della nota località turistica quando intorno alle 11:00 del mattino hanno visto una donna scomparire tra le onde. Intuendo subito la situazione di difficoltà in cui si trovava l'anziana, Paolo si è gettato subito in acqua per raggiungerla mentre Diego ha prontamente avvertito il 118. Una volta salvata, nonostante la donna fosse cianotica era ancora viva, trasportata in ospedale è stata intubata in via precauzionale. Fortunatamente poco dopo i medici l'hanno dichiarata fuori pericolo.

Il brevetto di bagnini preso a scuola

Quello che rende la loro storia unica è la provenienza delle competenze che hanno permesso loro di salvare la vita dell'anziana. I due studenti hanno conseguito il brevetto di assistente bagnante attraverso dei corsi offerti dalle loro rispettive scuole, situate entrambe a Casarano, comune in provincia di Lecce. I corsi a cui i due adolescenti hanno partecipato mirano a completare la formazione degli studenti, insegnando loro il valore della sicurezza in acqua e l'importanza delle tecniche di primo soccorso.
Diego, che frequenta l’indirizzo AFM dell’Istituto 'De Viti De Marco' ha conseguito il brevetto insieme ai suoi compagni, al terzo anno della curvatura sportiva. Paolo, invece, è uno studente del Liceo 'Vanini', e ha acquisito le sue competenze in un progetto in collaborazione con la piscina Atlantis, la Federazione Italiana Nuoto e l’istruttore Gianni Martina.
La loro storia è la dimostrazione vivente di come una formazione pratica e mirata possa avere un impatto reale sulle vite degli studenti e di coloro che li circondano. Il loro eroismo conferma che "la scuola delle competenze" non è solo uno slogan, ma un concetto che può letteralmente salvare vite umane.