Danno fuoco alla scuola: avevano paura di essere bocciati

No, non stiamo parlando di uno scherzo. Ci troviamo a Banchette in provincia di Torino, e l’istituto in questione è la scuola media Pertini. Nel giro di una settimana l’edificio è stato incendiato due volte. Durante il primo incendio doloso, per appiccare il fuoco è stata usata della carta imbevuta di liquido infiammabile ritrovata poi dentro un portaombrelli. Sarebbe poi stato rubato l’hard disk dal computer della vicepreside, e i registri sarebbero andati distrutti. A seguito della comunicazione della scuola nel pomeriggio di lunedì 22 maggio a proposito della riapertura, sarebbe stato appiccato il secondo incendio, durante il quale l’area che era stata risparmiata qualche notte prima, ha subito gravi danni. Lo riporta l'edizione locale di LaStampa.it.

Chi è stato?

E qui arriva il “bello”. Secondo le indagini della procura dei minori del tribunale di Torino (non ancora ufficiali) i responsabili sarebbero due studenti di 13 e 14 anni, frequentanti proprio l’istituto in questione. A tradirli è stato il sistema di geolocalizzazione dei loro telefonini, che nelle ore dell’accaduto, segnalava la posizione nella zona interessata all’incendio. Un altro dato che li incolperebbe sarebbe il fatto che le uniche aule salve dalle fiamme, sono quelle che frequentano i due ragazzi. Ci sono però altri due indagati, due presunti amici maggiorenni, che avrebbero dato una mano a causare l’incendio. Il gesto di distruggere i registri può essere inteso come un voler cancellare i voti per un eventuale rischio bocciatura, ma La Stampa riporta che la preside dell’istituto ha dichiarato che non le risulta che ci fossero studenti a rischio. Le motivazioni quindi restano ancora confuse.
In ogni caso dare fuoco alla scuola resta un’opzione poco plausibile.

Susanna Galli