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sondaggio tecnica della scuolaIl rapporto che Save The Children ha presentato la scorsa settimana ha delineato, per la scuola, un quadro poco edificante. Stando all'indagine infatti 1 studente in età adolescenziale su 2 non è in grado di comprendere ciò che legge.


Con lo scopo di approfondire le cause di questo fenomeno, La Tecnica della Scuola ha promosso un sondaggio tra i suoi utenti dal quale sono emersi alcuni dati significativi. Società, dinamiche familiari e politica tra i principali responsabili del calo di prestazione della scuola italiana secondo i partecipanti al sondaggio.

Famiglie che non educano e didattica scadente: le cause del fenomeno

Per gli utenti de La Tecnica della Scuola, la causa principale delle performance scadenti degli studenti sarebbe da ricercare nella povertà educativa delle famiglie: lo dice il 37,4% dei rispondenti. Ma c'è anche chi (20,7%) ritiene la Gen Z una generazione di “svogliati” senza alcuna propensione all'apprendimento. Non solo gli alunni, anche i docenti sarebbero protagonisti di un calo di prestazione, con una didattica inadeguata alle esigenze della scuola: il 17,1% individua questa motivazione tra le cause principali delle difficoltà di alfabetizzazione.

E' chiaro poi come anche la politica abbia giocato un ruolo destrutturante in questo caso. Nella sezione “risposte aperte”, gli utenti hanno definito le riforme, che si sono susseguite negli anni e che hanno contribuito a tagliare i fondi scolastici - con pesanti ripercussioni sulla didattica - come “scellerate, devastanti, fallimentari”. A questi, si aggiungono poi altri commenti che vedono la scuola ormai preda di un atteggiamento tendente al “buonismo”.

”Promozionismo” e niente bocciature: studenti troppo “coccolati”

Tra le risposte infatti ricorre frequentemente il tema delle bocciature. Sono soprattutto i docenti a segnalare un sistema che punta alla promozione “forzata”, e che accantona il merito. L'indulgenza degli insegnanti, ma anche dei dirigenti, nei confronti delle famiglie “tifose” che non educano i propri figli ma sono sempre pronte a prenderne le difese, anche quando sbagliano. Insomma, secondo molti utenti i ragazzi sarebbero troppo “coccolati e protetti” e bisognerebbe tornare a bocciare.

L'uso eccessivo degli strumenti digitali porta alla pigrizia mentale

Non potevano poi certo mancare i detrattori di internet e dei vari social network. Sono molti gli utenti infatti che indicano l'uso delle piattaforme social tra le cause della mancata alfabetizzazione degli studenti. “Troppo tempo dedicato ai social, e poco alla lettura” fa notare più di qualcuno; non solo, “l'uso eccessivo degli strumenti digitali” sin da piccoli contribuisce ad una certa pigrizia mentale dalla quale poi deriva l'abitudine “a reperire informazioni velocemente e senza processarle”.

Troppi progetti e attività extrascolastiche sottraggono tempo alle lezioni

Infine, la scuola italiana in generale non è esentata dal discorso. Si parla infatti di scuola come “progettificio” in cui i numerosi progetti e attività sottraggono tempo prezioso alla lezione in aula. “Troppi teatri, troppi cinema, troppe visite guidate, troppe attività extrascolastiche” i ragazzi vivono molto tempo in meno in classe, portandosi dietro evidenti lacune formative. Per gli utenti bisogna quindi tornare a fare la vera lezione in classe, ma l'idea di “scuola azienda” secondo molti renderà la situazione sempre più “drammatica”.