matteobortone
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studentessa impreparata la prof la bullizza

Capita nel corso degli studi di ricevere una valutazione un po' più severa dai prof, soprattutto quando non si è tanto preparati. Nel caso successo in un liceo di Manduria in provincia di Taranto però una professoressa è finita al centro di una bufera per aver esagerato, rivolgendo presunte frasi offensive a una studentessa durante un'interrogazione.

La quattordicenne in lacrime ha raccontato tutto al padre, che ha denuncia l'accaduto con un video sui social, scatenando un'ondata di indignazione. L'istituto ha diffuso una nota promettendo di avviare delle indagini per chiarire la vicenda. 

Indice

  1. L'interrogazione da volontaria e le parole pesanti
  2. La reazione del padre
  3. L'istituto avvia un'indagine interna

L'interrogazione da volontaria e le parole pesanti

Tutto sarebbe iniziato durante una normale interrogazione di scienze. La studentessa, alunna di una scuola superiore della cittadina pugliese, si era offerta volontaria per rispondere alle domande della professoressa. A quel punto, l'insegnante le avrebbe chiesto di fare un disegno alla lavagna. Ma dopo l'esecuzione del compito sarebbero arrivate le frasi umilianti.

Stando al racconto del padre, la docente avrebbe commentato il lavoro dell’alunna con parole durissime: "Non ti alzo le mani altrimenti tu mi denunci" e, rincarando la dose, avrebbe aggiunto: "Hai un intelletto così piccolo che non riesci nemmeno a fare un disegno".

La reazione del padre

Le parole della docente hanno scosso la studentessa, facendola scoppiare in lacrime. Così avrebbe chiesto il permesso di andare in bagno, ma la professoressa glielo avrebbe negato. Disperata, la quattordicenne ha inviato un messaggio al padre, lamentando un malessere e chiedendo di essere portata a casa.

Il genitore, recatosi immediatamente a scuola, ha trovato la figlia in preda a una crisi di pianto. Ascoltato il racconto della ragazza, l’uomo avrebbe cercato un confronto con la professoressa, che nel frattempo aveva lasciato l'istituto. E con la preside, in quel momento assente.

Di fronte all'impossibilità di un chiarimento immediato, il padre ha scelto di rendere pubblica la vicenda attraverso un videomessaggio sui social. Nel video, il genitore si rivolge direttamente all'insegnante definendola una "professoressa-bulla" e chiedendole se si rende conto della gravità delle sue parole. L'uomo ha poi annunciato l'intenzione di rivolgersi alla dirigente scolastica dell'istituto e di rendere pubblico l'accaduto affinché vengano presi i dovuti provvedimenti.

L'istituto avvia un'indagine interna

Di fronte al clamore suscitato dalla vicenda, l'istituto scolastico di Manduria ha diffuso una nota ufficiale. Nella comunicazione, la scuola ha annunciato: "L'Istituzione scolastica ha tempestivamente avviato le procedure previste dalla normativa vigente, con l’apertura di un procedimento interno finalizzato alla verifica obiettiva dei fatti segnalati. Tale procedura si svolge nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e tutela delle persone coinvolte. L’Istituzione scolastica", conclude la nota, "conferma il proprio impegno a garantire un ambiente educativo fondato sul rispetto, sulla responsabilità e sulla fiducia reciproca, valori imprescindibili del patto educativo condiviso con le famiglie e il territorio".

Data pubblicazione 14 Aprile 2025, Ore 12:24
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