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studentessa scrive al banco

I genitori sono responsabili per gli errori dei figli minorenni: è quanto testimonia un recente caso giudiziario. Che ruota attorno a una teoria semplicissima: poiché viviamo in un'epoca in cui i social network sono una parte fondamentale della vita quotidiana, soprattutto per gli adolescenti, ai loro adulti di riferimento è chiesta un'attenzione maggiore, anche perché la legge pone dei chiari obblighi a carico dei tutori.

Ma cosa succede quando la negligenza degli adulti finisce in tribunale? Vediamo cosa è successo ai genitori di una ragazza non ancora maggiorenne, che si sono ritrovati involontariamente condannati al posto della figlia.

Indice

  1. Il caso di cyberbullismo e la condanna dei genitori
  2. La responsabilità dei genitori secondo la legge

Il caso di cyberbullismo e la condanna per i genitori

L'episodio, riportato da 'Il Sole 24 Ore', ha visto protagonista una ragazza di 15 anni che ha creato dei falsi profili social per aggredire tramite il web una compagna di scuola.

La giovane, con lievi difficoltà cognitive, ha utilizzato software di intelligenza artificiale per inviare insulti e immagini modificate alla vittima, che ha subito da questa vicenda danni psicologici gravi.

La vittima e la famiglia di queest'ultima sono, perciò, arrivate a denunciare la "bulla" per diffamazionestalking e persino per detenzione di materiale pedopornografico.

Le indagini l'hanno ritenuta responsabile. Solo che, alla fine, a pagarne le conseguenze sono stati i suo genitori. Il Tribunale di Brescia, competente sul caso, ha infatti deciso di infliggere loro una condanna al risarcimento di 15.000 euro a favore della vittima. La ragione? I genitori non avevano preso adeguate misure di sorveglianza, nonostante la presenza di un insegnante di sostegno e di un'educatrice, per l'uso consapevole dei social nella scuola della ragazza.

La difesa dei genitori, che sosteneva di non essere a conoscenza dei profili falsi, non è stata sufficiente a sollevarli dalla responsabilità legale.

La responsabilità dei tutori secondo la legge

Questo perché, secondo la legge, la responsabilità dei genitori non si limita solo all'educazione scolastica e al benessere psicologico dei figli. Ma è previsto un obbligo preciso di vigilanza sull'attività online dei minori, in particolare in relazione ai pericoli legati ai social network. Nello specifico, il Codice civile stabilisce che i genitori devono adottare tutte le misure necessarie per prevenire situazioni di pericolo e impedire comportamenti illeciti, inclusi i profili fake e il cyberbullismo.

La responsabilità economica dei genitori in questa vicenda è stata dunque pesante ma giusta, e il messaggio che ne è emerso è ancora più forte: i genitori non possono e non devono ignorare la vita digitale dei loro figli.