
A scuola, situazioni di tensione tra studenti e professori non sono certo una novità, ma ciò che sarebbe accaduto in un istituto tecnico in Piemonte lo scorso febbraio ha dell'incredibile.
Uno studente, minorenne all’epoca dei fatti, ha dichiarato di essere stato morso dal suo insegnante per aver chiesto di andare in bagno durante l'ultima ora di lezione.
L'episodio, che ha suscitato grande scalpore, sarebbe al centro di un'indagine giudiziaria che sta cercando di far luce su ciò che è realmente accaduto.
La richiesta negata dal docente
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, tra cui ‘Cuneodice’, l'episodio si sarebbe verificato durante una lezione, l’ultima della giornata.
Lo studente avrebbe chiesto al professore il permesso di recarsi in bagno, ma si sarebbe visto negare l'autorizzazione.
In precedenza, due suoi compagni erano stati autorizzati, ma al suo turno l'insegnante avrebbe deciso di impedire ulteriori uscite dalla classe per almeno venti minuti.A questo punto, il giovane avrebbe iniziato a contestare la decisione, affermando che il professore lo avesse preso di mira. “Dovevo veramente andare in bagno e non era la prima volta che mi negava il permesso”, avrebbe dichiarato in tribunale lo studente, sottolineando il proprio disagio e l'urgenza della situazione.
Il morso del prof
Secondo il racconto dello studente, quando ha cercato di raggiungere la porta per uscire, contravvenendo pertanto al divieto del docente, quest’ultimo si sarebbe posto davanti, bloccandogli il passaggio.
La situazione sarebbe degenerata in pochi secondi: dopo alcuni spintoni, il prof lo avrebbe morso sotto la spalla.
La scena sarebbe anche stata in parte ripresa con il cellulare da un compagno di classe, mentre un assistente tecnico presente in aula avrebbe confermato di aver sentito l’urlo di dolore del ragazzo e di aver notato un segno sul suo braccio.
Lo studente si sarebbe recato al pronto soccorso una settimana dopo, con tanto di documentazione delle lesioni riportate. “Ho ancora la cicatrice”, avrebbe detto in tribunale, mostrando il braccio al giudice come prova del presunto morso subito.
Il procedimento giudiziario
A seguito dell'episodio, il preside dell’istituto, una volta venuto a conoscenza dei fatti, avrebbe subito segnalato l’accaduto alle autorità competenti.
È stato quindi avviato un procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante, che nel frattempo non lavorerebbe più nella scuola.
Nonostante i genitori del ragazzo non abbiano sporto formale querela, avrebbero comunque assistito all’udienza, dove sono emersi dettagli importanti come la presenza del video girato in aula e la testimonianza dell’assistente tecnico.
Il processo è tuttora in corso e la prossima udienza è prevista per il 6 febbraio, quando ulteriori prove potrebbero chiarire una vicenda che ha lasciato tutti increduli.