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Studentessa va a scuola e spara: uccise due persone

Un lunedì destinato a diventare una pagina tragica nella cronaca americana. 

Alla Abundant Life Christian School di Madison, in Wisconsin, una studentessa di 15 anni, Natalie Rupnow, ha aperto il fuoco con una pistola semiautomatica da 9 mm. 

Il bilancio, fa sapere il ‘Corriere della Sera’, è pesantissimo: due vittime, un insegnante e uno studente, a cui si aggiungono sei feriti, di cui due in condizioni critiche.

Prima dell’arrivo della polizia, allertata da un membro dello staff, la ragazza si è tolta la vita. La città di Madison si trova ora al centro di una storia di violenza che scuote ancora una volta la nazione, lasciando sgomenti genitori, studenti e istituzioni.

Un giorno triste per Madison e il nostro Paese”, ha dichiarato Shon Barnes, capo della polizia locale.

Indice

  1. La dinamica della sparatoria
  2. Un’America abituata alle sparatorie
  3. La voce dei genitori

La dinamica della sparatoria

La tragedia è avvenuta in una mattinata apparentemente normale, nel lunedì che precede le vacanze natalizie. Alle 10:57, la polizia è stata chiamata alla scuola privata cristiana di Madison, che ospita circa 350 studenti tra classi primarie e secondarie.

Natalie Rupnow ha agito con una pistola da 9 mm, uccidendo un insegnante e uno studente. Le autorità hanno precisato che non sono stati esplosi colpi da parte della polizia: la ragazza si è tolta la vita prima del loro arrivo. Secondo quanto riportato dalla ‘Cnn’, la giovane non sembra avesse precedenti.

“Non credo che la scuola disponesse di metal detector”, ha detto il capo della polizia locale Barnes, che poi prende la questione da un altro punto di vista: “Smettetela di chiedere perché le scuole non hanno vetri antiproiettile e metal detector agli ingressi. Chiedetevi perché le scuole devono averle. Questa è la domanda da fare”

Non conosco la motivazione”, ha aggiunto, “ma i nostri detective stanno lavorando per trovare le risposte e prevenire sparatorie come questa non solo nelle nostre comunità, ma in tutto il Paese. Dobbiamo evitare che conferenze stampa come questa continuino a ripetersi”.

Un’America abituata alle sparatorie

La tragedia si inserisce in un quadro desolante: l’ennesima sparatoria in una scuola statunitense, avvenuta due giorni dopo l’anniversario della strage di Sandy Hook. Nel 2012, il ventenne Adam Lanza uccise 27 persone in una scuola del Connecticut prima di togliersi la vita. 

Episodi simili hanno colpito Parkland, Uvalde e Nashville, segnando per sempre comunità e famiglie.

Secondo i dati citati dalla ‘Cnn’, il 2024 è stato l’anno peggiore per le scuole americane, con 83 sparatorie registrate. Nonostante i dibattiti accesi sui controlli delle armi, le leggi sono rimaste praticamente immutate

Altro dato inquietante, portato alla luce da KFF, organizzazione no-profit che conduce ricerche sulla salute, dal 2020 al 2021 le armi sono state la principale causa di morte tra i bambini americani.

La voce dei genitori

La sparatoria ha lasciato sgomente famiglie e studenti. Bethany Highman, una madre corsa subito alla scuola dopo aver saputo della tragedia, ha raccontato: “Quando succede, il tuo mondo si ferma. Non conta nient’altro”. 

Ha scoperto via Facetime che sua figlia era al sicuro, ha spiegato. “Corri verso quella porta, cerchi di fare tutto quello che puoi per essere con i tuoi figli”.

Data pubblicazione 17 Dicembre 2024, Ore 10:37
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