Daniele Grassucci
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tanti i giovani che passano le loro giornate sempre connessi ai social e che, tra sexting e cyber bullismo, ignorano i pericoli della rete

1 ragazzo 3 è sempre connesso ai social network e il 27% non si è fatto problemi ad incontrare una persona conosciuta sul web. Di questi, il 23% lo ha fatto da solo e senza informare nessuno, mentre il 35% lo ha detto a genitori o amici. Ma la rete non è utilizzata dai più giovani solo per fare nuove amicizie: 1 su 4 confessa di prestarsi occasionalmente a comportamenti da cyber bullo, mentre il 6% dei ragazzi lo fa in maniera sistematica. Ma non finisce qui. Il 13% dei ragazzi racconta di aver inviato foto e video di se stesso in atteggiamenti provocatori, mentre il 17% ha rivelato di averlo fatto in cambio di regali, denaro o ricariche telefoniche. È quanto emerso da un’indagine condotta su un campione di 2000 votanti tra gli 11 e i 20 anni da Skuola.net insieme alla Polizia Postale in occasione del lancio della campagna di informazione “Una vita da social”, presentata proprio oggi insieme a testimonial di eccezione come Fiorello, Maurizio Battista e Amadeus.

SEMPRE CONNESSI

- Appena arriva una notifica devono controllarne mittente e motivo. Questo l’atteggiamento di oltre il 31% dei ragazzi che confessa di passare le sue giornate sempre connesso ai social network. Qualsiasi mezzo per farlo è buono per oltre il 38% dei giovani, dallo smartphone al pc, passando per il tablet, anche se il 31% utilizza principalmente un computer, non importa se fisso o portatile, e un altro 30% smartphone e tablet.

PERCHÉ I SOCIAL

- Tra le motivazioni che portano i ragazzi a passare intere giornate a controllare il loro profilo social, c’è principalmente il denaro e la voglia di incontrare nuove persone. Infatti, circa il 45% di loro utilizzerebbe i social network perché gli permetterebbe di risparmiare sulle telefonate, mentre circa il 42% per farsi nuovi amici. Pochi coloro spinti dalla voglia di acquisire popolarità, solo il 14%.

FACEBOOK PER PARLARE CON MAMMA E PAPÀ

- L’utilizzo dei social è così radicato nei più giovani che oltre la metà degli intervistati, circa il 53%, lo usa anche come strumento per comunicare con parenti e genitori. 1 ragazzo su 5 li considera uno strumento fondamentale di comunicazione e per circa un altro 56% sono molto importanti, anche se non li utilizzano per sostituire le uscite di persona e le telefonate.

SEXTING IN CAMBIO DI RICARICHE

- Quel che è allarmante è che oltre il 13% dei giovani ha utilizzato almeno una volta i social per inviare proprie foto o video in atteggiamenti sexy. Il perché? Al 17% di questi è bastata la promessa di una ricarica telefonica o comunque di un compenso o di un regalo. Insomma, sembrerebbe che i ragazzi ignorino i rischi che corrono nella rete, tanto che oltre 1 su 4 confessa di aver incontrato qualcuno conosciuto online e di questi il 23% lo ha fatto in completa solitudine e senza informare nessuno.

TANTI CYUBER BULLI

- Ma Internet non è usato dai giovani solo per fare nuove amicizie e lo conferma il fatto che 1 su 4 ha confessato apertamente di aver avuto, almeno una volta, degli atteggiamenti da cyber bullo postando video o foto di amici he li ritraevano in situazioni imbarazzanti. E se questo rappresenta già di per sé un dato sul quale riflettere, lo è a maggior ragione quello relativo ai cyber bulli sistematici rappresentati da circa il 6% degli intervistati.

AL VIA UNA VITA DA SOCIAL

- Proprio per informare i ragazzi sui pericoli della rete, parte una campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e vari partner tra cui Skuola.net, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli dei social network. Un camioncino si fermerà nelle maggiori piazze di oltre 40 città italiane per dare la possibilità, ai ragazzi e non, di informarsi su come navigare in sicurezza e imparare a riconoscere ed evitare i rischi che si possono correre in rete ma anche, e soprattutto, sui social network.

Daniele Grassucci

Una vita da social
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