
Il 2 aprile è stato approvato il disegno di legge che depenalizza e, di fatto, abroga il reato di clandestinità. Ma cosa ne pensano gli studenti? I pareri sono discordanti, ma salta all'occhio che circa 2 su 5 di loro sono contrari a questa decisione.
Di questi, la maggioranza vorrebbe al contrario pene anche più severe. La ragione potrebbe trovarsi in un senso di insicurezza dato dalla crisi: infatti, complessivamente, 1 ragazzo su 2 vede gli immigrati in maniera negativa soprattutto perché in Italia non ci sono né lavoro né soldi, ma anche perché potrebbero portare delinquenza. Tuttavia, esiste un senso di solidarietà per il dramma dei naufragi, ma ciò non toglie che, secondo i giovani, servano regole rigide per l'accoglienza: è quanto emerge da una ricerca di Skuola.net su circa 1600 studenti in collaborazione con Mario&TheCity, trasmissione radiofonica in onda tutte le mattine su m2o.CLANDESTINI? NO GRAZIE - Ben il 44% circa degli intervistati ha accolto negativamente la depenalizzazione del reato di clandestinità. Di questi, circa il 60% avrebbe addirittura voluto regole più severe. 1 ragazzo su 5 invece è d'accordo con la decisione, ma si dichiara favorevole alle espulsioni. Solo il 35%, invece, accoglierebbe senza riserve. Forse, a parlare è un sentimento di insicurezza: 1 ragazzo su 2, infatti, vede negativamente gli immigrati: per il 43% circa del totale, sono un problema perché non c'é lavoro né denaro neanche per i cittadini italiani, mentre circa l'8% li considera portatori di delinquenza. Solo il 15% circa li vede come una risorsa, mentre 1 su 3 li considera bisognosi di aiuto.
ACCOGLIERE...FORSE - Non è così facile ottenere l'accoglienza dei ragazzi italiani. Anzi, un estremo 1 su 5 non vorrebbe proprio accettare immigrati nel proprio paese. E' solo il 18,4% che sostiene che si debba accogliere tutti e assicurarsi che abbiano condizioni di vita decenti, mentre per il resto degli intervistati questa è pura utopia. La maggioranza, circa 1 su 3, vuole regole rigide: si dovrebbero accogliere temporaneamente solo chi ha regolari documenti, per poi stabilizzare solo chi ha particolari requisiti. Circa 1 su 4, invece, vorrebbe accogliere provvisoriamente tutti, e poi decidere chi stabilizzare ad personam. Il 9% circa sarebbe, invece, favorevole ad accogliere solo chi ha regolare contratto di lavoro o famiglia in Italia.
SOLIDARIETA' PER I NAUFRAGHI - Tuttavia, i ragazzi sentono solidarietà verso il dramma dei naufraghi. In pratica, 1 ragazzo su 2 mal digerisce la normativa relativa ai barconi di clandestini e al loro viaggio della speranza verso le coste italiane. Infatti, della contestatissima ma ancora vigente legge Bossi-Fini, di cui faceva parte anche il reato di clandestinità oggi depenalizzato, le norme che contrariano di più i ragazzi sono il respingimento in acque extraterritoriali (30% circa) e il reato di trasportare clandestini, anche se naufraghi, al suolo italiano (22,4%). Circa 1 su 5, invece, trova inaccettabile che possa entrare in Italia solo chi abbia già un contratto di lavoro, e 1 su 10, è contrario ai centri di identificazione ed espulsione. Stessa percentuale per chi non vede di buon occhio l'obbligo delle impronte digitali per il permesso di soggiorno.
Carla Ardizzone