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Smartphone e registro elettronico, cosa cambia dall'anno scolastico 2024/25? La nota ministeriale

Tutelare la crescita dei giovani studenti, senza per questo privarli della didattica digitale che ha ormai fatto il suo ingresso nelle scuole. Con la nota ministeriale dell'11 luglio 2024, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha disposto le nuove linee guida riguardanti l'utilizzo dei dispositivi elettronici nelle classi per l'anno scolastico 2024/25.

Le indicazioni contenute nella nota riguardano principalmente il divieto di utilizzo degli smartphone tra i banchi della scuola primaria e della secondaria di primo grado, e un più moderato ricorso al registro elettronico da parte di studenti e famiglie.

Smartphone vietati alle elementari e medie

La nota del MIM parte da dei dati incofutabili: più precisamente, da quelli del Rapporto OCSE PISA 2022.

L'indagine, dal titolo 'Learning during – and from – disruption', evidenzia come gli smartphone siano fonte di distrazione per gli studenti che ne fanno uso a scuola, facendo diminuire il livello di attenzione e, quindi, mettendo a rischio il rendimento scolastico. Lo stesso rapporto sottolinea poi come un utilizzo smodato degli smartphone durante infanzia e adolescenza incida negativamente sul naturale sviluppo cognitivo, determinando perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica e di spirito critico. 

Alla luce di queste considerazioni - fanno sapere dal MIM - “si dispone il divieto di utilizzo degli smartphone in classe, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni della scuola dell'infanzia e fino alla secondaria di primo grado, salvo i casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato, come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici dell'apprendimento”. Potranno invece essere utilizzati altri dispositivi – sempre per fini didattici – come Pc o tablet, per garantire il ricorso a quella didattica digitale che ormai fa pienamente parte del mondo scuola.

Registro elettronico a piccole dosi

Allo stesso modo, il MIM ha disposto che il registro elettronico – strumento fino ad oggi utilizzato dai docenti per annotare i compiti per casa – sia accostato al ritorno del tradizionale diario cartaceo. Fino ad oggi, infatti, per leggere i compiti assegnati, infatti, gli studenti dovevano consultare il registro elettronico mediante Pc o tablet. Per l'anno scolastico 2024/25, invece, il MIM chiede di responsabilizzare ragazze e ragazzi. Nella nota, infatti, si legge: “Al fine di sostenere, fin dai primi anni della scuola primaria e proseguendo nella secondaria di primo grado, lo sviluppo della responsabilità degli alunni nella gestione dei propri compiti dosando, al contempo, il ricorso alla tecnologia, si raccomanda di accompagnare la notazione sul registro elettronico delle attività da svolgere a casa con la notazione giornaliera su diari/agende personali”.

Qui la nota completa: