6 min lettura
sfogo studentessa litigio prof”L'obiettivo è evitare che il conflitto diventi uno scontro tra civiltà” aveva detto la Premier Giorgia Meloni, intervenuta al vertice del Cairo per la pace, a proposito del conflitto israelo-palestinese. Eppure la tentazione per molti è forte. Non solo perché da anni ormai assistiamo ad una progressiva polarizzazione del dibattito pubblico in Italia, ma anche per via del fatto che, sempre più spesso, tematiche di questo genere vengono ridotte, banalizzate.

La storia, però, gioca un campionato a parte: nel caso della questione israelo-palestinese, ad esempio, parliamo di una faida che affonda le proprie radici in oltre 100 anni di storia e che risponde a dinamiche che coinvolgono in un colpo solo aspetti come etnia, religione, diritto internazionale e geopolitica. Spiegarla da un punto di vista storico può essere quindi semplice, ma non lo è altrettanto andare a individuarne i punti focali.

Quando poi questi temi entrano tra i banchi di scuola andrebbero trattati nella maniera più consona: cioè quella di riportare i fatti da un punto di vista storico, e senza parteggiamenti. Perché poi il rischio è quello di cadere nel tranello, appunto, della banalizzazione. E' ciò che ha fatto notare una studentessa a una docente che – durante la lezione – ha provato ad affrontare la questione del conflitto israelo-palestinese in classe. La studentessa, che manteniamo anonima, lamenta un comportamento, da parte della docente, ben al di sopra le righe – in alcuni casi l'avrebbe anche tacciata di antisemitismo – e rivendica il diritto di potere parlare apertamente del conflitto che si sta consumando in Medio Oriente.

Il duro faccia a faccia tra l'alunna e la prof

In un lungo sfogo, inviato alla redazione del portale Skuola.net, la studentessa ha ricostruito per filo e per segno il litigio avuto con l'insegnante. La ragazza si è sentita costantemente presa di mira dalla sua insegnante: ”Ogni volta che la prof doveva parlare delle parti in conflitto, si vedeva la sua preferenza per Israele. Quando utilizzava termini come 'terrorismo islamico', 'musulmani islam', doveva sempre specificare che la causa di questo conflitto erano i musulmani”.

La studentessa, di religione musulmana, ha specificato: ”Quando la sentivo dire certe cose la contraddicevo dicendo che non è giusto dire così, perché non può utilizzare le parole 'islam' e 'terrorismo' nella stessa frase nel 2023 in una scuola. Allora si è agitata dicendo che non avrebbe più spiegato perché 'ci sono delle persone che non riescono a capire e io non vorrei finire come quel prof francese' (il docente assassinato durante un attentato ad Arras in Francia, ndr). Cinque minuti dopo, ha detto, ridacchiando, 'ragazzi se mi succede qualcosa sapete chi cercare': un chiaro riferimento a me, l'unica alunna a far sentire la propria voce e, non a caso, l'unica musulmana”.

Avendo preso atto dell'attrito con l'insegnante, la ragazza aveva deciso di rimanere in silenzio. Poi, nei giorni seguenti un nuovo episodio: ”Avevo però un foglio appeso al banco con su scritto 'la resistenza non è terrorismo'. La prof mi ha detto di togliere quel foglio perché incitava ad Hamas. Io le ho detto 'se per lei Hamas significa terrorismo islamico, io posso dire che la resistenza non è terrorismo'. Lei si è alzata dalla cattedra e mi ha strappato il foglio davanti la faccia”.

A quel punto il duro confronto si è trasformato in un vero e proprio faccia a faccia: ”Mi ha anche detto che potrei essere denunciata per antisemitismo perché secondo lei incito odio verso gli ebrei. Ma in realtà è stata lei a seminare odio verso l'islam e i musulmani. A quel punto ha iniziato a urlarmi contro affermando di avere documenti e prove di ciò che dice” spiega la studentessa che ha accusato la prof di riportare in classe solo una parte del racconto, tra l'altro documenti che a suo dire non sarebbero neutrali.

La ragazza invece ci ha spiegato di aver ”raccolto delle informazioni da presentare in classe ma non mi ha permesso di farlo: erano interviste della BBC e della CNN. Invece no, abbiamo potuto ascoltare solo le oltraggiose dichiarazioni di un esponente di Hamas che giustamente avvolaravano la posizione della prof. In questo caso, se non riesci a trovare informazioni neutre, allora fai ascoltare alla classe anche il materiale dello studente” conclude la studentessa.

Data pubblicazione 31 Ottobre 2023, Ore 8:36 Data aggiornamento 31 Ottobre 2023, Ore 8:40
Skuola | TV
La Notte Prima degli Esami 2025 in streaming su Skuola.net!

Ospiti, intrattenimento e tutte le news sull'esame di Stato: rivivi le emozioni della Notte Prima degli Esami 2025!

Segui la diretta