
La segnalazione arriva da una studentessa della scuola, che si è rivolta all’attenzione di Skuola.net per dare testimonianza di quella che è fuori di dubbio una condizione al limite, che mette a repentaglio il diritto di studio degli alunni.
Lo sfogo è corredato da foto e video che danno supporto alle parole, già di per sé piuttosto allarmanti.
-
Leggi anche:
- La classe che ha dovuto rifare la Maturità dopo il ricorso, una studentessa: "Peccato, avevo preso 100"
- Voto 10 al compito in classe, il prof lo pubblica sui social: "Solo i professori conoscono il piacere di mettere un 10"
La lettera sfogo della studentessa: “Vertiamo in condizioni pietose che compromettono lo svolgimento delle lezioni”
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno. La situazione, fa sapere la studentessa dell’istituto di Mantova, va avanti già da tempo. “Dall’inizio della scuola l’edificio, e di conseguenza noi studenti, vertiamo in condizioni pietose che compromettono lo svolgimento delle lezioni: lavori iniziati dall’anno scolastico scorso hanno creato problemi per la sicurezza e l’integrità dell’edificio”. Da qui l’elenco di alcuni problemi a cui è sottoposta la scuola: “Infiltrazioni d’acqua nelle classi, pannelli zuppi che cadono dal soffitto sugli studenti, piove sulle strumentazioni elettroniche (lim e pc), termosifoni che perdono, una sola uscita di emergenza per interi corridoi che si ritrovano in un cortile stretto per poi uscire da un cancello sempre aperto che dà direttamente su una strada”. Continua la studentessa: “È una situazione insostenibile che ha compromesso il nostro diritto allo studio”.
A tutto questo si aggiunge l’ultimo episodio, forse la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo: “Oggi il nostro piano era allagato, proprio per la perdita di un termosifone. Inizialmente ci è stato detto di entrare, e 5 minuti dopo di uscire, perché ci sarebbero stati accertamenti tecnici. Siamo potuti rientrare solo l’ora successiva. Situazioni analoghe si sono verificate in altri piani”.
Ma la colpa, precisa l’alunna, non è da attribuire alla dirigenza scolastica: “La scuola ha dei limiti nel gestire questi problemi, la preside è oberata ed esaurita da questa situazione, comunica con la provincia e il provveditorato senza successo”. Per lei, infatti, “la provincia non si sta occupando adeguatamente della cosa”. E infine: “Venerdì 17 ci sarà un incontro con provincia e comune con la speranza che finalmente si faccia qualcosa, ma la situazione è critica ormai da tempo”.