
Come si legge su “Open”, il primo cittadino è finito al centro delle polemiche per una delibera della giunta comunale da lui presieduta, che vorrebbe i servizi di scuolabus, mensa e asilo nido gratuiti - previo pagamento dei tributi comunali - solo per i figli di cittadini italiani ed europei. L'accusa rivolta all'amministrazione di centrodestra è quella di aver sostituito la nazionalità al reddito quale requisito per la gratuità dei servizi.
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Nazionalità come requisito per accedere ai servizi scolastici
”Una discriminazione nei confronti dei bambini sulla base della nazionalità dei genitori, che non può avere alcuna ragione d’essere, se non ideologica” ha commentato a “La Stampa” l’avvocato Alberto Guariso dell’Asgi, l’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione. Il legale, insieme ai colleghi dell'Arci, ha già presentato il ricorso, con il processo pronto a partire il prossimo 2 dicembre. Il malumore nella cittadina è sfociato in una manifestazione davanti il Comune, dove è stato anche appeso uno striscione di dissenso che recita: "Sui bambini, le discriminazioni sono anche più ripugnanti, Altitonante lurido razzista!”.L'amministrazione e il sindaco si difendono sostenendo la piena legittimità della delibera, basata sui criteri nazionali della Carta Giovani. Tuttavia lo stesso documento era già stato dichiarato illegittimo dalla Corte di Giustizia dell'UE il 28 ottobre 2021, sempre su ricorso dell'Asgi.