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StudioSpostare l’inizio della scuola dalle 8 alle 10: il sogno della maggior parte dei bambini, dei ragazzi e sicuramente anche di qualche insegnante. Secondo uno studio dell'Università di Pisa ci sarebbero indubbi benefici dall'entrata in classe con orario di inizio posticipato.
Vediamo meglio di cosa si tratta.

Social Jetlag ha effetti nocivi sui ragazzi

Lo studio condotto dall'ateneo toscano conferma gli effetti negativi della mancanza di sonno cronica e del Social Jetlag, cioè il disallineamento tra gli orari preferiti di sonno, definiti su base biologica, e quelli effettivi dovuti ad impegni sociali come il dover andare a scuola. La ricerca è stata effettuata su un campione di quasi 100 studenti, tra i 13 e i 17 anni. La sperimentazione ha previsto come prove che i ragazzi eseguissero sessioni multiple da 10 tiri liberi sia durante le vacanze estive, sia mentre andavano a scuola: nel complesso sono stati raccolti i risultati di quasi 8.000 tiri liberi. "Nell’uomo, così come in altri animali, la transizione dall’infanzia all’adolescenza si accompagna ad uno spostamento in avanti degli orari del sonno, ma questo può entrare in conflitto con la necessità di svegliarsi presto per esempio per andare a scuola – dice Simone Bruno dottorando in Scienze Cliniche e Traslazionali dell’Ateneo pisano – e così il Social Jetlag e la privazione di sonno cronica possono avere conseguenze negative su vari aspetti della fisiologia dei più giovani, come il rendimento scolastico e sportivo e l’apprendimento di nuove competenze".

Iniziare la scuola più tardi può avere effetti benefici

Non è la prima volta che un'università effettua una ricerca sul tema. Negli Usa, ad esempio l'American Academy of Pediatric ha diffuso un comunicato in cui esortava i distretti scolastici a considerare un orario di inizio posticipato (rispetto alle attuali 8 del mattino per le elementari e 7,30 per le scuole superiori), affinché i ragazzi potessero assicurarsi una quantità adeguata di sonno. Anche se in termini organizzativi, spostare in avanti l'inizio delle lezioni non è semplice come sembra, lo studio suggerisce che per la salute degli adolescenti potrebbe essere una scelta positiva. Anche un altro studio, condotto dall'Università La Sapienza di Roma, nel 2020, l'aveva confermato: in particolare, è stato osservato un aumento del tempo di sonno, con diminuzione delle sue alterazioni, associato a un costante miglioramento dell’attenzione durante le ore scolastiche e a un marcato incremento del rendimento.