
Così i dispositivi di protezione distribuiti dallo Stato finiscono nella spazzatura: uno spreco dal punto di vista economico e un ulteriore pericolo per l'ambiente.
All'istituto comprensivo “Ferrajolo-Siani” di Acerra però la musica è diversa. Le famose mascherine “mutanda”, oggetto di polemiche negli ultimi mesi, e mai utilizzate dalle scuole diventano abiti: un'iniziativa per per sottolineare ancora una volta l'importanza del riciclaggio.
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”Ti (S)Maschero io”: il progetto del riciclo intelligente
L'iniziativa, promossa dalla preside Gabriella Ricci con il supporto delle insegnanti, non è passata inosservata. Nella giornata di oggi infatti la dirigente scolastica è stata invitata a Grugliasco – in Piemonte – con lei anche tre studenti e otto studentesse, in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico. Gli abiti realizzati dagli studenti hanno sfilato davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e al Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.”Come tanti altri istituti avevamo centinaia e centinaia di mascherine non usate nei cassetti e nei corridoi. Grazie alla creatività delle insegnanti e degli studenti è nato il progetto 'Ti (S)Maschero io' che ha come obiettivo il riciclo intelligente e costruttivo. Un modo per esorcizzare un periodo tanto difficile come quello della pandemia con un gesto di grande significato”, spiega Gabriella Ricci al “FattoQuotidiano.it”. Otto vestiti da sera, tra cui un abito di sposa, sono stati realizzati dagli studenti che per mesi hanno lavorato cucendo e incollando le mascherine.