4' di lettura 4' di lettura
scuola piemonte dad con un solo positivo

Cambiano le regole per la quarantena degli studenti delle scuole primarie a Novara: l'Asl cittadina ha disposto che, anche in presenza di un solo positivo, tutta la classe si trasferirà in Dad, ma senza effettuare il tampone di controllo.

Una soluzione imposta dall'azienda sanitaria locale per evitare di appesantire ulteriormente il già complicato sistema di tracciamento dei positivi.

Le famiglie dei bambini protestano contro la nuova modifica repentina, a poco più di una settimana dal ritorno in aula.

A Novara bambini delle elementari in Dad anche con un solo contagiato in classe

La curva crescente dei contagiati e il diretto aumento dei controlli con tamponi, stanno mandando in tilt il sistema di tracciamento. Se con il ritorno a scuola, alle elementari, i bambini sarebbero dovuti restare in aula fino a quando non si fossero presentati due casi di contagio nelle classi, a Novara l'Asl ha deciso di ribaltare la regola e di mandare in Dad intere classi anche con un solo alunno positivo.

Era stata la Regione Piemonte a emettere una disposizioni più restrittiva, in materia di quarantene a scuola. Sul sito della regione, infatti, si legge che "Nei contesti ad alta circolazione virale Sars-Cov-2, l’Asl di competenza, in accordo con il dirigente scolastico, può adottare misure di quarantena più restrittive". Una soluzione, quindi, adottata dall'Asl novarese, tramite una circolare datata 18 gennaio, per riuscire a contenere il traffico di tamponi che sta diventando ingestibile per la città.

I bambini delle scuole primarie di Novara, quindi, se entrati in contatto con un compagno positivo, torneranno a seguire le lezioni da casa, a distanza, per 10 giorni, senza, al rientro, dover effettuare il tampone di controllo.

Bambini in Dad a Novara: genitori e presidi lamentano scarso preavviso

In poche ore le segreterie di decine di classi di Novara hanno dovuto contattare le famiglie degli alunni per comunicare il cambiamento della direttiva locale, imposta dall'Asl. Tanti i genitori dei bambini che hanno lamentato la nuova situazione: nessun preavviso e impossibilità a organizzare al meglio la propria giornata lavorativa.

"Non so più cosa rispondere alle decine di chiamate - dice a La Stampa l’assessore comunale all’Istruzione, Giulia Negri - è una misura improvvisa e alla fine sono le famiglie nel caos. I genitori hanno già utilizzato l’anno scorso le ferie per assistere i figli in dad. Ora significa che i nipoti devono essere accuditi dai nonni: non mi pare sia un buon sistema di prevenzione quello di affidare i bambini alla categoria più fragile ma è questo che accadrà".

Ma l'insoddisfazione giunge anche da parte dei presidi delle scuole novaresi. Nicola Fonzo, dirigente scolastico del Convitto, ha rimarcato una situazione di totale tilt nella gestione del sistema delle quarantene a scuola: "Mentre la normativa prevede che certe misure siano concordate con l’autorità scolastica, e quindi i dirigenti, noi ci vediamo recapitare misure che dobbiamo semplicemente applicare, senza confronto".