Sciopero scuola 10 dicembre, manifestazione a Roma: orari e piazze del corteo

Domani venerdì 10 dicembre 2021 si terrà lo sciopero del mondo della scuola indetto dai sindacati Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals. La decisione è stata presa per “protesta contro l'immobilismo del Governo in materia di istruzione”. Lo svolgimento delle lezioni sarà quindi a rischio ed interesserà istituti scolastici di ogni ordine e grado; e per togliersi il dubbio, studenti e genitori potranno verificare le disposizioni applicate da ciascuna scuola consultando il registro elettronico o il sito internet ufficiale. Nello stesso giorno è in programma anche una manifestazione nazionale a Roma alla quale aderiranno centinaia di studenti.

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Sciopero 10 dicembre, dove si svolgerà la manifestazione nazionale

. La partenza del corteo dovrebbe avvenire alle 10:30 per arrivare sotto gli uffici del Ministero dell'Istruzione a viale di Trastevere, e terminerà verso le 13.00.

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Sciopero scuola 10 dicembre, studenti a fianco dei lavoratori

“Accogliamo con favore e sosteniamo lo sciopero generale del personale scolastico convocato da numerose sigle sindacali - ha dichiarato Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti - Lo scorso 19 Novembre le mobilitazioni studentesche hanno attraversato tutto il paese rivendicando un cambio di passo radicale della scuola. Il 10 saremo a fianco di tutto il personale della scuola a gridare che urge cambiare rotta e ripensare un altro modello di scuola, differente per tutte le componenti sociali che lo vivono”.
Gli studenti quindi sostengono fermamente la manifestazione di domani, anche e soprattutto in occasione degli Stati Generali della Scuola, lanciati proprio lo scorso 19 novembre. “Un ministro che pensa di mandare studentesse e studenti in azienda già alle elementari ma non fa nulla riguardo le classi pollaio e il benessere psicologico è un ministro che ha fallito - afferma Ludovico Ottolina, dell’esecutivo nazionale di UDS - È il fallimento di un intero sistema pedagogico che sta divenendo sempre più succube alle esigenze del mercato, non fornendo capacità e strumenti nella costruzione di un pensiero critico e distruggendo il ruolo trasformativo dei luoghi della formazione”.