
Giovanni Scattone rinuncia alla cattedra, ma voi di certo non ne piangete. Dopo 10 anni di supplenze all’Istituto professionale Einaudi di Roma, il fatto di essere riuscito a diventare docente di ruolo grazie a La Buona Scuola ha destato non poche polemiche che lo hanno spinto a rifiutare l’incarico.
Per la gioia di 7 studenti su 10 di voi che hanno raccontato che, nel caso fosse toccato a loro avere Scattone a fargli lezione, non sarebbero stati disposti ad accettarlo. O almeno è quello che hanno affermato in un’indagine di Skuola.net.HA SBAGLIATO? NON PUO' RIMEDIARE - “Non potrei mai accettare di avere come insegnante un uomo che ha ucciso una ragazza poco più grande di me – spiega un utente al portale – L’ha uccisa e in pochi secondi ha spezzato ideali, sentimenti, sogni, un futuro.” E questa è solo una delle tante motivazioni per le quali, secondo i ragazzi, Scattone non potrebbe tornare a insegnare. Un altro studente, per esempio, dice “Personalmente mi darebbe fastidio che una persona colpevole, anche se di omicidio colposo, della morte di una ragazza mi dica cosa fare nella vita.” E di spiegazioni simili ce ne sono tante.
TRA TANTI PROF, PERCHÈ LUI? - “Mi troverei fortemente a disagio – continua per esempio un’altra intervistata - sapere che un mio insegnante sia un omicida non mi farebbe stare tranquilla e avere una vita scolastica sana. Ci sono altre migliaia di insegnanti, perchè sceglierne uno che ha commesso un reato?” E a lei fa eco un altro studente: “L'insegnante, oltre a ‘docere’, deve sapere ‘movere’ et ‘commovere’, ma da una persona macchiata da un simile gesto penso di non poter trarre nessun insegnamento, nè morale nè disciplinare”.
SECOND CHANCE - Ma c’è anche qualcuno che invece sarebbe stato pronto ad accogliere Giovanni Scattone in classe: “Io non avrei nessun problema ad averlo come prof - spiega a Skuola.net– credo che tutti abbiano bisogno di una seconda possibilità”.
Serena Rosticci