
"Scuola fondamentale per la democrazia, occorre difenderla, non abbandonarla". Il premier Mario Draghi, in conferenza stampa per illustrare le ultime misure del governo in tema di lotta alla pandemia, difende strenuamente la scelta di mantenere le scuole aperte malgrado la variante Omicron dilaghi e faccia paura.
A Palazzo Chigi punto stampa con la presenza dei ministri Patrizio Bianchi e Roberto Speranza. Un’occasione per chiarire le decisioni dell’esecutivo, dall’introduzione dell’obbligo vaccinale per alcune categorie ai provvedimenti sulla scuola, fino alle possibili prossime mosse.
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Draghi: "La Dad crea diseguaglianze"
“La scuola è fondamentale per la nostra democrazia, va tutelata e protetta, non abbandonata. Ringrazio presidi e insegnanti per i loro sforzi. Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e della diffusione delle varianti con un approccio un po’ diverso rispetto al passato, vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici e sociali sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito più di altri delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione".
Poi ha aggiunto: "Non andare a scuola e poi in pizzeria e a fare sport? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, non ci sono i motivi per farlo, la situazione è molto diversa grazie ai vaccini".
Un affondo anche contro la Dad: "Basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra studenti creata dalla Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico provoca diseguaglianze destinate a restare. Probabilmente ci sarà un aumento della Dad nelle prossime settimane. Ci andranno, ma da respingere è il ricorso generalizzato alla Dad”.
Infine: "In Italia in media, a causa del Covid, ci sono stati 65 giorni di scuola regolare persa rispetto a una media dei
Paesi più ricchi del mondo, dove la didattica non in presenza è stata di 27 giorni, quindi il triplo".
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Bianchi: "Assente il 6% dei docenti e il 4,5% degli studenti”
“A oggi i docenti assenti perché positivi o in quarantena sono il 6%, gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione” ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Che poi ha aggiunto: "Il 3,07% dei Comuni ha disposto ordinanze di chiusura, una situazione che non è, quindi, dilagata". "Non ci stiamo affidando al caso ma le scelte prese stanno pagando. Stiamo agendo in maniera responsabile regolando anche la dad che è uno strumento utile e deve essere integrato nei piani educativi della scuola" ha concluso Bianchi.
Speranza: "Poco più del 10% non è vaccinato"
"L'ultimo decreto fa fare un passo avanti molto importante. Abbiamo ormai raggiunto una percentuale assolutamente rilevante di vaccinati, l'89,41% degli over 12 hanno avuto almeno una dose. Restano non vaccinati poco più del 10% degli over 12, eppure questa piccola minoranza occupa due terzi dei posti in terapia intensiva e il 50% dei posti letto in area medica". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza. "L'obiettivo essenziale del governo è provare a ridurre ancora l'area dei non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali".