
Aumenti stipendiali e arretrati in arrivo
Il rinnovo del contratto di docenti e Ata arriva dopo 4 anni dall'ultima firma (era il marzo 2018). Il contratto rinnovato è quello 2019-21 e il rinnovo riguarda circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici del comparto Istruzione e Ricerca, di cui oltre 850mila insegnanti. In arrivo subito un incremento medio lordo di 100 euro a cui si aggiungeranno gli arretrati per una media fino a 3000 euro (per alcuni saranno di meno) che andranno ad aggiungersi, a dicembre, alla tredicesima e allo stipendio. La firma è giunta dopo una lunga giornata di riunioni al Ministero dell'Istruzione, un confronto durato oltre 7 ore.L'accordo prevede una disponibilità finanziaria pari a 100 milioni di euro, deliberata nel Consiglio dei Ministri di ieri sera, da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria per l’anno 2022 per i docenti e il personale Ata. È stato inoltre assunto l’impegno a reperire ulteriori risorse finanziarie, anche nell’ambito della manovra di bilancio 2023, da destinare alla retribuzione tabellare del personale scolastico. Aumenti e arretrati verranno corrisposti in modo automatico senza bisogno di presentare alcuna domanda. Per quanto riguarda l’aspetto normativo tutto sarà spostato nel 2023.
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Governo e sindacati soddisfatti
Per il premier Meloni "l'accordo, atteso da tempo, comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell’istruzione dei giovani, essenziale per un paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza".Il ministro Valditara parla di una giornata storica “caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l’approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola".
Soddisfazione anche da parte dei sindacati: "L’incontro tra sindacati e ministro segna una svolta decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca. L’accordo prevede una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale".