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RiformaVia libera alla riforma del reclutamento docenti, così come previsto dal PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza). Ecco tutte le novità e come si diventerà docenti nei prossimi anni.

Come si diventerà insegnante nei prossimi anni

Cambia la formazione e il reclutamento degli insegnanti nella scuola secondaria. Ora ci sarà un percorso abilitante gestito dalle università da 60 cfu. Il percorso si concluderà con una prova finale comprendente una prova scritta e un orale con lezione simulata. I 60 crediti necessari per ottenere l’abilitazione (di cui almeno 20 di tirocinio con un docente-tutor) potranno essere conseguiti anche durante il percorso di studi, mentre i concorsi, che saranno programmati su base annuale, si svolgeranno con domande aperte, e non più a crocette. I concorsi saranno l’unico canale per essere assunti in ruolo. Il conseguimento dell’abilitazione, bandita con cadenza annuale, permetterà di accedere ai concorsi a cattedra. I 24 CFU, già acquisiti da numerosi aspiranti inseriti nelle GPS, non andranno perduti. Sino al 31 dicembre 2024 i candidati ai concorsi a cattedra avranno la possibilità di possedere 30 o 24 CFU (acquisiti entro il 31 ottobre 2022) e di conseguire i restanti crediti utili al raggiungimento dei 60 CFU dopo aver superato il concorso a cattedra. Contestualmente al concorso ordinario il Ministero potrà bandire anche una procedura straordinaria riservata ai docenti di religione cattolica in possesso del titolo previsto dal DPR 175/2012, dell’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano competente e che abbiano svolto almeno 36 mesi di servizio nelle scuole statali.

Formazione incentivata per il personale in servizio

Altra novità riguarderà il personale docente in servizio con una formazione, ad accesso volontario, sviluppata su base triennale. La formazione sarà "incentivata", cioè gli insegnanti saranno retribuiti. La formazione riguarderà di attività di progettazione, tutoraggio, accompagnamento e guida allo sviluppo delle potenzialità degli studenti, volte a favorire il raggiungimento di obiettivi scolastici specifici e attività di sperimentazione di nuove modalità didattiche. È stata istituita una Scuola di Alta formazione che, sotto la vigilanza del ministero dell’Istruzione, si occuperà di coordinare la formazione in servizio dei docenti di ruolo garantendo elevati standard di qualità uniformi su tutto il territorio nazionale. L'aggiornamento professionale degli insegnanti dovrà svolgersi all’infuori dell’orario di lavoro e finanziato con i fondi ricavati dal taglio delle cattedre previsto in conseguenza del calo della natalità.
Data pubblicazione 30 Giugno 2022, Ore 16:11
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