
A oggi l'Italia è divisa per colori - tra zone rosse, arancioni e gialle - a cui sono correlati particolari e differenti restrizioni per arginare il contagio da Coronavirus. Nello specifico, in questo momento la situazione per regioni e province autonome è la seguente: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento e Toscana sono in zona gialla, Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta si trovano in zona arancione mentre la Provincia Autonoma di Bolzano e la Sicilia sono in zona rossa. Già da domenica prossima però, a seconda dei dati che verranno restituiti dal monitoraggio dell'Istituto Superiore della Sanità domani venerdì 29 gennaio - ovvero quelli relativi alla settimana dal 18 al 24 gennaio - la situazione potrebbe cambiare. Vediamo in che modo e per quali regioni.
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Partiamo dal presupposto che, secondo le norme attualmente vigenti, non è possibile passare dalla zona rossa alla zona arancione o dalla zona arancione alla zona gialla - quindi migliorare la propria posizione - prima di due settimane. Il quadro dell’ultimo monitoraggio, quello relativo alla settimana 11-17 gennaio, era positivo. Questo significa che, se riconfermata, la situazione potrebbe portare alla zona gialla per molte regioni. Come riportato da Il Corriere della Sera, le Regioni che potrebbero passare in giallo sono Veneto, Emilia-Romagna e Calabria, mentre la Lombardia dovrebbe restare arancione ancora per una settimana e rischiano di rimanere arancioni anche Lazio e Piemonte.La Sicilia - che attualmente è rossa - potrebbe diventare arancione da domenica visti i dati buoni registrati nell'ultimo report. Non sembra che ci saranno regioni che entreranno in zona bianca questa domenica, anche se alcune testate - come Sky Tg 24 - affermano che questo speciale colore potrebbe essere accordato alla Basilicata. la situazione che prevede il ritorno a una vita "quasi" normale, con negozi aperti e la possibilità di spostarsi, ma rispettando sempre le regole di distanziamento e indossando le mascherine.