
Una condizione che ha fatto infuriare la famiglia della ragazzina che ha fatto ricordo al Tribunale milanese, il quale ha accolto l'istanza e ha obbligato il Ministero dell'Istruzione a un cospicuo risarcimento.
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Bocciata al test d'ingresso a scuola perché disabile
La giovane studentessa è una grande appassionata di musica e per questo motivo avrebbe voluto intraprendere la strada del liceo musicale, una volta ottenuta la licenza media. La scuola prescelta era il Tenca di Milano, uno dei migliori del settore, tanto da avere un numero chiuso rispetto ai nuovi iscritti, superabile solo tramite test di ammissione. Ma è qui che le cose iniziano a complicarsi: nonostante il liceo all'avanguardia, alla studentessa, affetta da disabilità cognitiva e invalida al 100%, non è stata concessa una prova individualizzata, come accade in casi di questi tipo, e neppure l'assistenza dell'insegnante di sostegno durante la prova.La giovane, dunque, privata di tutti i suoi indispensabili strumenti, ha ottenuto un voto basso ed è stata bocciata.
La famiglia fa ricorso al Tar: adesso il MI dovrà pagare risarcimento
Il pessimo trattamento ottenuto dal liceo ha fatto andare su tutte le furie la famiglia della studentessa esclusa. I genitori hanno deciso di fare ricorso al Tribunale di Milano che ha accolto l'istanza e ha condannato la scuola a iscrivere la ragazza al primo anno di corso senza nessuna prova d'ingresso. In più - si legge su La Repubblica - ha imposto al Ministero dell'Istruzione un risarcimento di 3 mila euro per "l'azione discriminatoria a tutela di alunna minore con disabilità""Si ritiene che la condotta dell’amministrazione convenuta – afferma l’ordinanza – abbia integrato una discriminazione indiretta in quanto la sottoposizione della minore, in condizione di grave disabilità, alla prova preselettiva prevista per tutti gli aspiranti, così come le modalità di approntamento per la minore di tali prove, hanno posto la stessa in una posizione di svantaggio rispetto agli altri alunni".